La Giunta regionale, nella seduta di ieri, ha approvato un programma da 36mila euro per migliorare la vita delle persone affette da celiachia, che prevede la somministrazione di cibi senza glutine e la formazione professionale per gli operatori del settore, per la quale sono previsti altri 2.000 euro, con l’obiettivo di favorire l'integrazione nella vita sociale delle persone affette da celiachia, attraverso l’inserimento nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere dei cibi senza glutine, così come negli alberghi e nei ristoranti. L'attività di formazione sarà gestito dalla Asl 2 di Olbia.
E' stato deciso che il Fondo regionale, istituito presso la Sfirs. che sostiene progetti di reindustrializzazione nelle zone particolarmente colpite dalla crisi, sarà esteso anche al settore turistico. Ed espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento “Concessione mineraria temporanea per la coltivazione di terre da sbianca, bentonite e zeoliti denominata Su Cadelanu" a Macomer.
L’Istituto superiore etnografico regionale si occuperà della ricognizione e del riordino delle conoscenze sul patrimonio immateriale nel progetto di ricerca per la conoscenza e l’identificazione dei paesaggi rurali della Sardegna e la Direzione generale della Pianificazione urbanistica territoriale e della Vigilanza edilizia provvederà alla stipula di un accordo di collaborazione istituzionale con l’Istituto etnografico per lo studio della documentazione relativa alla vita sociale e culturale della Sardegna nelle sue manifestazioni tradizionali. L’Esecutivo ha preso atto del Programma di sviluppo rurale 2014-20, predisposto dall'Assessore falchi e lo trasmetterà al Consiglio regionale.
Inoltre, la diga Sant’Antonio sul Rio Gutturu Mannu tra Uta ed Assemini sarà dismessa. Infatti, decaduta la concessione di derivazione relativa alla diga, la Regione ha deciso di rimuovere la diga e ripristinare alveo, sponde e arginature nelle condizioni richieste dal pubblico interesse. Della rimozione, che costerà circa 800mila euro, si occuperà il Servizio territoriale opere idrauliche di Cagliari dopo aver presentato un progetto sottoposto all’approvazione da parte dell’Ufficio tecnico per le dighe, mentre la progettazione dei lavori sarà dell'Ente acque della Sardegna. (red)
(admaioramedia.it)
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