Il gestore del servizio idrico integrato della Sardegna ha replicato con una nota alle polemiche divampate dopo la denuncia dei consiglieri regionali Antonio Gaia, Daniele Cocco, Emilio Usula, Paolo Zedda e Anna Maria Busia in merito all’autorizzazione data dal Ministero dell’Economia alla società idrica di pignorare i conti correnti dei clienti morosi per recuperare coattivamente i suoi crediti.
“In queste ore si sta assistendo a una discussione surreale, tanto da provocare un allarme ingiustificato nei clienti, circa lo strumento dell’ingiunzione fiscale, a cui i gestori – tra cui Abbanoa – possono ricorrere in caso di clienti plurimorosi con i quali non si è riusciti ad arrivare ad alcuna soluzione di pagamento del debito”, scrive Abbanoa.
“Nulla hanno da temere i clienti (la stragrande maggioranza) in regola con i pagamenti“, assicura la società, spiegando che “l’ingiunzione fiscale va a colpire chi, in debito da svariati anni, non corrisponde quanto dovuto pur avendo usufruito del servizio idrico (potabilizzazione, distribuzione e depurazione degli scarichi), clienti che Abbanoa non riesce a raggiungere in altro modo. Quello del pignoramento è l’atto estremo, a cui si arriva solo ed esclusivamente in caso di morosità alte e conclamate contro le quali nessuno strumento ha consentito ad Abbanoa di recuperare quanto dovuto. L’ingiunzione fiscale permette di recuperare il dovuto ed è uno strumento verso il quale è possibile far opposizione: i clienti hanno infatti 30 giorni per presentare una contestazione”.
“Il Ministero dell’Economia due anni fa ha autorizzato alcune società del servizio idrico, tra cui Acea e Abbanoa, a riscuotere i crediti con iscrizione a ruolo“, si legge ancora nella replica di Abbanoa che specifica che su tale provvedimento il 20 aprile del 2016 si è espresso il Tar confermandone la legittimità e bocciando la richiesta di sospensiva. “Ma è proprio per non arrivare a questa ultima azione, che comporterebbe il recupero coattivo del credito, che Abbanoa ha messo a disposizione tutti gli strumenti possibili per raggiungere la clientela che non paga. Proprio per evitare di arrivare a questo atto estremo – si legge nella replica – Abbanoa ha messo a disposizione tutti gli strumenti per arrivare a una regolarizzazione: assistenza telefonica attraverso il numero verde 800 062 692), servizi a chilometro zero (direttamente da casa), Nuovi metodi di pagamento (ad esempio Sportello Online o app per smartphone), servizio di conciliazione, soluzione negoziata per i condomini e rate “amiche” con sottoscrizione dei piani di rientro allo Sportello”. (red)
(admaioramedia.com)