Durante la riunione della Commissione del tonno dell’Atlantico, svoltasi in Marocco dal 14 al 22 novembre scorso, i 50 paesi aderenti hanno sottoscritto un accordo che anticipa un provvedimento che porterà le quote dalle attuali 23.500 tonnellate ad un massimo di 36.000 nel 2020.
L’aumento delle quantità di tonno pescato è frutto di un report, promosso dalla Commissione, che ha verificato come le politiche di salvaguardia abbiano favorito la ricostituzione della popolazione dei tonni. Dal 2018, quindi, si potranno pescare 28.000 tonnellate, 32.000 nel 2019, per arrivare alle 36.000 nel 2020. Anche in Europa vi sarà un aumento delle quantità che passeranno da 13.541 a 19.360 tonnellate, con un quarto destinato all’Italia.
“Vorremmo poter condividere col Ministero i criteri di ripartizione – ha scritto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, in una lettera al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, chiedendo un incontro – che secondo l’indirizzo dell’Unione europea devono privilegiare la pesca sostenibile, così come viene svolta nei nostri impianti fissi in Sardegna. Vi è quindi l’auspicio che l’incremento delle quote venga spalmato anche sulle tonnare fisse sarde sposando così l’indirizzo dell’Ue”. (red)
(admaioramedia.it)