Si torna a Milano mercoledì per designare la finalista. L’Olimpia risale dagli abissi nei quali era precipitata sabato alla fine del primo tempo di gara5, con un piede già a casa. Ma poi la Dinamo ha pensato bene di iniziare un generoso percorso di recupero dell’avversario e, in un match e mezzo, ha sprecato tutto il vantaggio accumulato.
Gara6 ha avuto un andamento anomalo, Sassari ha difeso bene nel primo quarto, ‘spadellando’ da tre (2/16 a fine partita), ma sopperendo con penetrazioni spaccafianchi e scarichi sotto canestro. Milano non ha mai mollato, ha atteso che Gentile azionasse il turbo e che Samuels tornasse a fare il principe dei tabelloni, e pian piano ha demolito le certezze del Banco di Sardegna che ha perso male il terzo quarto e non è mai più tornata in partita. Nella seconda parte, Sassari ha forse ‘ragionato‘ un po’ troppo, rinunciando a tiri rapidi, in virtù delle basse percentuali dalla lunga e, per quanto Meo Sacchetti non sia uno sprovveduto, predilige giocatori poco adatti alla mera amministrazione della gara. Era il decimo (avete letto bene) confronto dell’annata tra Coppa, Supercoppa, Stagione regolare e Playoff e ora il parziale dice 5-5. L’undicesima sarà l’ultima e si giocherà al Forum: sarà davvero difficile espugnare il tempio di Armani, ma l’arma dell’incoscienza di cui sopra potrebbe essere un punto a favore dei sassaresi.
Milano recupera Hackett, reduce da due giornate di squalifica; un’arma in più se si trascura che la sua assenza ha obbligato Banchi a ridurre le rotazioni producendo però le due vittorie che hanno riaperto i giochi. Alla fine della fiera, la chiave di tutto sono state le percentuali di tiro, da tre in particolare; sessantasette punti segnati sono indice di sconfitta sicura per una squadra come la Dinamo che ha comunque costruito buoni tiri e, anzi, ha addirittura ridotto quelli cosiddetti ‘ignoranti’, che fanno tanto mugugnare il pubblico raffinato ma che esaltano i cuori quando vanno dentro. Ancora due giorni e sapremo se il miglior risultato di sempre da parte della Dinamo vivrà un’ulteriore avventura o si vedrà il suo capolinea alla fermata di Assago.
Stefano Muscas
(admaioramedia.it)