Nelle scorse settimane, il personale della Capitaneria di Porto di Olbia ha eseguito una serie di controlli sulla filiera ittica, in particolar modo sul commercio dei molluschi, trovando, nel litorale e nei ristoranti della città, quantitativi notevoli di prodotti ittici non tracciati, scaduti e di provenienza illecita.
Sequestrati circa 170 chili di tonno rosso proveniente dalla Grecia senza la documentazione in un centro di spedizione di Olbia, con una sanzione al titolare di 4.000 euro ed il prodotto ittico che, dopo l’ispezione della Asl, è stato donato in beneficenza alla Comunità Arcobaleno di don Andrea Raffatellu. In un ristorante di viale Moro sono stati rinvenuti circa 9 chili di arselle senza rintracciabilità e tracciabilità, oltre a 3 chili di tartufi, 1 chilo di polpa di ricci e a 9 chili di prodotti ittici più aragoste e capre di mare, anch’essi senza rintracciabilità ne tracciabilità, congelati senza le previste autorizzazioni sanitarie: il verbale è stato di 3.500 euro e sequestro del prodotto ittico per un totale di circa 37 chili. Infine, colti in flagranza due pescatori sportivi che, dopo aver raccolto circa 4 chili di arselle nella zona di Poltu Quatu, hanno venduto il prodotto ad un ristorante di via Roma. Il prodotto è stato sequestrato perché privo di tracciabilità e profilassi sanitaria, sanzionando il titolare per 1.500 euro ed i due pescatori per 2.000 euro a testa per vendita di prodotto ittico proveniente da pesca sportiva.
Le arselle sono un prodotto comune e ricercato sul mercato, perciò diventa oggetto di una pesca intensa, anche abusiva, favorita anche dalla consistente presenza nelle acque del golfo di Olbia, con un danno per i pescatori professionisti in regola e pericolo per la salute pubblica dall’introduzione nel mercato di prodotto ittico di dubbia provenienza e non stabulato. (red)
(admaioramedia.it)
12 Comments
webnauta59
RT @admaioramedia: OLBIA, Sequestrato tonno rosso, arselle, tartufi, polpa di ricci, aragoste e capre di mare https://t.co/shFPr3Bnto
Stefano Stevi Concu
Bisogna fare i nomi dei locali e dei proprietari e pubblicare le loro foto, solo in questo modo vengono smerdati i disonesti e di conseguenza tutelati i consumatori. Punto
Antonella Pirina
Antonella Pirina liked this on Facebook.
Rosalba Serra
Rosalba Serra liked this on Facebook.
Michela Cani
Michela Cani liked this on Facebook.
Stefano Angioi
Stefano Angioi liked this on Facebook.
Betty Fidio
Betty Fidio liked this on Facebook.
Aldo Pinna
Aldo Pinna liked this on Facebook.
Omar Serrao
Omar Serrao liked this on Facebook.
Chris Chris
Chris Chris liked this on Facebook.
Alex Picciau
Alex Picciau liked this on Facebook.
Stefania Mereu
Stefania Mereu liked this on Facebook.