Era all’interno di una casa semi-indipendente del centro cittadino di Olbia, un laboratorio scoperto dai militari della Guardia di finanza del Comando provinciale di Sassari, attrezzato con tre macchine per cucire utilizzate per apporre sui capi le etichette contraffatte di noti marchi (come Burberry, Moncler, Diesel, K-Way) ed un computer dal quale venivano copiati modelli e modalità di etichettatura. Ai capi, una volta arrivati in Gallura, venivano rimosse le etichette d’origine, indispensabili per passare i controlli nei porti cittadini, e venivano cucite quelle false, oltre ad applicare i cartellini dei marchi, così da ottenere un prodotto molto simile a quello originale, pronto alla distribuzione nelle mani degli ambulanti che vendono nelle spiagge galluresi. Oltre 6mila i pezzi sequestrati. Altri 250 articoli di pelletteria e foulard (con marchi Louis Vuitton ed Hermès), provenienti dalla Spagna, invece, sono stati sequestrati in un altro appartamento della città. I responsabili sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria di Tempio Pausania. (red)
(admaioramedia.it)
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Rosalba Serra
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