Continua la diatriba a distanza sul Mater Olbia tra Giorgio Oppi e Gian Piero Scanu. Il deputato olbiese sulle pagine dell’Unione Sarda aveva liquidato la polemica innescata dal consigliere regionale dell’Udc sulla mancata partenza di telemedicina definendola “talmente clamorosa, tenendo conto della sua provenienza, che per una forma di pietas politica la restituisco al mittente senza commenti”.
Il politico di Iglesias, che in materia di Sanità ha sempre mostrato un particolare interesse, ha replicato alla “reazione piccata dell’illuminato onorevole Gianpiero Scanu”, ribadendo quanto espresso in precedenza:“La domanda di autorizzazione per la telemedicina – scrive Oppi in un post sul profilo Facebook, diffuso dalla segreteria del partito – non è mai stata inoltrata e quindi assieme a tutta una serie di problematiche preesistenti, il solo avvio dell’ospedale di certo non potrà avere le tempistiche così imminenti come il suddetto illuminato va dicendo oramai da qualche anno. Voglio solo ricordare che il 2018 si avvicina rapidamente e i '250 posti letto in deroga' che il governo Renzi ha accordato alla Regione Sardegna proprio per accreditare il nuovo ospedale privato di Olbia, una volta scaduti andranno a gravare il già pesantissimo bilancio della sanità sarda. Oppure come temo, il costo di quei posti letto, circa 54 milioni di euro all’anno, sarà ricavato dai tagli alla sanità privata sarda, procurando la morte per asfissia di tante imprese private che generano da sempre reddito e tributi nell’isola”. Scanu, anche dopo questa nota rilanciata dalla segreteria dell’Udc si è limitato a ribadire il concetto di 'pietas politica' e ha scelto ancora una volta di non commentare le esternazioni di Oppi.
Mauro Orrù
(admaioramedia.it in collaborazione con Olbianova)
3 Comments
Antonella Pirina
Antonella Pirina liked this on Facebook.
Bruno Desogus
Bruno Desogus liked this on Facebook.
Rosalba Serra
Rosalba Serra liked this on Facebook.