L’articolo del prete nuorese, don Francesco Mariani, pubblicato nel periodico “L’Ortobene” (giornale della diocesi nuorese) ha scatenato inevitabili polemiche e molte reazioni. Nel suo editoriale ha evidenziato come in troppi punti della città, compreso il sagrato delle chiese, si trovino troppi questuanti “dallo sguardo feroce” pronti “a pietire e strattonare anziani e malati“. Facendo particolare riferimento ad un “clan di zingari (come li devo chiamare?)” ed agli immigrati, ospiti dei centri di accoglienza, che si ritrovano davanti alle attività commerciali: “Lo Stato, cioè pantalone, spende 35 euro al giorno per alloggio, vitto, vestiario, ricariche telefoniche e sigarette: poi li incontriamo a fare gli accattoni e chiedere da mangiare alle mense della Caritas”.
Immediata la reazione del deputato Michele Piras (schierato attualmente con “Articolo 1 – Mdp”), che ha accusato Don Mariani di fare “propaganda xenofoba” e di “volgare qualunquismo”: “Come un Salvini qualsiasi: un condensato di stereotipi e luoghi comuni ai limiti della decenza, senza alcuna pietà. Toni pericolosi ed irresponsabili, perché ancora una volta (dall’alto di un pulpito) si soffia sulla fiamma della guerra fra gli ultimi, su un diffuso disagio sociale che già in troppi casi si è tramutato in atti di violenza nei confronti di migranti, rifugiati, rom, senzatetto. Il ‘disagio’ di cui parla Francesco Mariani lo si dovrebbe provare per la povertà e l’esclusione sociale, non per i poveri e gli esclusi”.
Al fianco del prete nuorese si sono schierati Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz, ed i dirigenti di Fratelli d’Italia Nuoro. “Il sacerdote – ha commentato Orrù – ha semplicemente messo in chiaro ciò che in tanti preferiscono negare per voltarsi ipocritamente dall’altra parte. Sono parole di verità che invitano a riflettere su una gestione dell’immigrazione fondata meramente sul business e che genera attività criminali, una vergogna indecorosa da condannare fermamente. Gli attacchi subìti in queste ore dal sacerdote sono ipocriti e faziosi ma è evidente che le sue parole hanno lasciato il segno: perché è ora di aprire gli occhi su una situazione grave e pesante che arreca e genera malessere e disordine”.
Per il direttivo nuorese di FdI, “fa piacere che un importante sacerdote, molto radicato nel tessuto sociale nuorese, lo sottolinei e ne evidenzi le pericolose ricadute in ambito sociale e cittadino mettendo in luce un fenomeno che testimonia la crisi d’identità storica e culturale che stiamo vivendo. La nostra città è tra le prime in Sardegna per consumo e spaccio sopratutto tra i giovani. Sicurezza pubblica cittadina e identità culturale sono minate da questo fenomeno, le istituzioni locali, assenti e silenziose, dovrebbero intervenire in modo chiaro e tempestivo, spiegando anche il perché decine di immigrati ogni giorno vengono trasportati da Olzai e Tonara a Nuoro per mendicare. L’accattonaggio va sanzionato ed esistono i Daspo urbani. L’Amministrazione è assente e fallimentare visto l’esito delle demagogiche politiche sullo Sprar e l’accoglienza diffusa”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Floris Antonio
il sacerdote scrive l’assoluta e incontrovertibile verita’….ma certi politici di governo e locali corrotti facenti parte di loby criminali, negano l’evidenza dei fatti…….