Tabula rasa

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  1. 1

    il consumatore

    Dopo le grandi manovre di sottobosco, finalmente i partiti hanno presentato i candidati che correranno per essere eletti alle Camere il prossimo 4 marzo.
    Tutti i partiti hanno messo in lista personaggi dello sport, magari diventati famosi come partecipanti o conduttori di programmi televisivi, anche di quelli più trash.
    Tra questi, gli esperti di politica o le nostre leggi, a partire dalla nostra Costituzione, si possono contare sulle dita di una mano. Forse non hanno mai letto un quotidiano di politica al di fuori di quelli sportivi o di gossip. La loro potenzialità di attirare voti si basa esclusivamente sulle loro imprese.
    Costoro si rendono conto che se saranno eletti saranno i peones dei partiti di riferimento? Dovranno solo obbedire agli ordini dei capi e votare quello che viene ordinato dal capo gruppo: vota come ti dico e zitto.
    Mi chiedo: se invece dei munifici stipendi, dei benefit, di tutti i vantaggi che hanno i nostri parlamentari, dal ristorante al parrucchiere, dal fitness all’assistenza sanitaria, dalle tessere semi gratuite ai club e circoli sportivi, dalle assicurazioni alle agevolazioni bancarie, queste persone diventate “onorevoli” in un giorno, se non godranno di tutti questi vantaggi assolutamente indecenti in un Paese dove i poveri aumentano di anno in anno, percepissero solo uno stipendio più che buono, nella misura di 3/4.000 euro al mese, ed un rimborso spese per vitto e alloggio solo su fatture documentate, avrebbero accettato di candidarsi? Mi piacerebbe conoscere il parere dei suoi lettori.
    Romano

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