“Vergognoso”, è l’aggettivo che Luchino Chessa, rappresentante dei familiari delle vittime del disastro del Moby Prince, ha scelto per definire l’atteggiamento dei senatori del Partito democratico in occasione della votazione per la ‘calendarizzazione urgente’ del Ddl di istituzione della Commissione d’inchiesta, già approvata in Commissione Lavori pubblici. La votazione è avvenuta per alzata di mano, ma i senatori Pd l’hanno tenuta diligentemente sui banchi: “Come familiari delle vittime, chiediamo quale oscuro motivo ha portato a non dare il loro parere favorevole, considerando che lo stesso Pd è co-firmatario del testo unico insieme al M5s ed a Sel”.
Luchino Chessa è il figlio di Ugo, comandante della nave bruciata nella rada del porto di Livorno il 10 aprile 1991, quando il traghetto Moby Prince si scontrò con la petroliera Agip Abruzzo, e da anni conduce una strenua battaglia per la ricerca della verità. Anche recentemente, aveva approfittato di un tweet di Renzi, che aveva invitato la Dinamo Sassari a Palazzo Chigi dopo la vittoria dello Scudetto di pallacanestro, e dell’anniversario della strage di Ustica per richiamare l’attenzione sia sull’incontro finora negato dal Presidente del Consiglio e sugli intoppi che la Commissione stava incontrando in Senato.
Sono trascorsi più di sessanta giorni dall'approvazione, all'unanimità nella Commissione del Senato, della proposta di istituire una Commissione d’inchiesta parlamentare sulla tragedia del Moby Prince, senza che sia stata ancora calendarizzata la votazione in Aula. Al di là delle motivazioni ufficiali (“troppi argomenti importanti all'ordine del giorno fino a settembre”), resta il sospetto, evidenziato anche dal "Fatto quotidiano", che ci sia una valutazione di 'opportunità politica', che probabilmente anche i senatori Pd hanno fatto propria.
Tra i temi di inchiesta della Commissione ci sono anche i problemi di sicurezza a bordo e, seppure finora nulla sia emerso a carico dell’armatore, il solo fatto che in questo periodo ci si occupi di eventuali responsabilità, come richiesto dai familiari delle vittime, non è gradito. L’armatore in questione è Vincenzo Onorato, attualmente in corsa per l’acquisizione del 100% dell’ex Tirrenia, oggi Compagnia italiana di navigazione.
“Come mai il Presidente Grasso – ha aggiunto Chessa – non ha ancora messo in calendario il passaggio in aula, visto che il testo è pronto dal 9 aprile. Qual è il motivo di questa lentezza e di questa ultima azione, anzi di non azione, dei Senatori del Pd? Far slittare la istituzione della Commissione di Inchiesta a dopo l'estate significa rischiare seriamente che la stessa non abbia il tempo sufficiente per lavorare. E' questo il motivo? Fare lentamente per non fare? Attendiamo risposte, ma risposte concrete, non politiche. A noi familiari delle vittime i giochi politici non piacciono. Noi vogliamo solo e unicamente sapere la verità su cosa è accaduto quella maledetta notte e chi sono i veri colpevoli”.
Fabio Meloni
(admaioramedia.it)
12 Comments
Veronica Spezie
vergognoso, vergognoso, vergognoso!
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