LAVORO, Assessore Mura: “Garanzia giovani, non tutto ha funzionato“. Locci (FI): “Numeri flop ed inutili conferenze-passerella”

21 Novembre 2015

Si è svolta a Cagliari la conferenza sull’attuazione del programma Garanzia Giovani, organizzata dall’Agenzia regionale per il lavoro: “Dalla Garanzia per i giovani alla Garanzia per tutti. I servizi del lavoro come diritto”, che ha messo a confronto le esperienze tra diverse regioni ed altri stati europei, come Spagna e Portogallo.

"Un'occasione importante di confronto con altre realtà territoriali – ha detto l'assessore regionale al Lavoro Virginia Mura – che hanno più o meno gli stessi problemi di disoccupazione giovanile. Siamo abbastanza avanti nel dare risposte, ma ci sono anche situazioni che non hanno funzionato. Nell'incontro si sono sottolineate tutte le eccellenze, alcune delle quali sono state riprese anche a livello nazionale dal Ministro Poletti per assicurare la possibilità di far partire l'autoimprenditorialità giovanile, però sono stati anche segnalati i punti di difficoltà e sono proprio questi che a me come assessore interessano di più”.

Per Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, “Garanzia giovani registra un imbarazzante flop certificato dai numeri, ma la Giunta regionale mistifica la realtà nel maldestro tentativo di nascondere il fallimento delle Politiche del lavoro attuate fino a oggi ed organizza una conferenza-passerella sull’attuazione del Programma rivolto ai giovani dai 15 ai 29 anni. Se si dà un’occhiata ai numeri, recentemente pubblicati da Il Sole 24ore, le cifre che dicono in maniera inconfutabile che la Sardegna, in riferimento all’utilizzo delle risorse, tra le regioni risulta drammaticamente penultima. Alla massiccia partecipazione da parte dei Sardi non è seguita una risposta adeguata da parte della Regione. Ma la Giunta continua a dipingere una realtà tutta sua. La realtà dice che in Sardegna buona parte dei giovani non lavora, che Pigliaru & company, in tema di politiche per il lavoro, non sono stati capaci di produrre nulla di proprio. Se non i programmi governativi che peraltro non sono nemmeno in grado di attuare compiutamente. Delle passerelle non ce ne facciamo nulla, la Giunta faccia mea culpa e accetti il suo fallimento, mettendosi al lavoro per garantire opportunità vere ai Sardi, giovani e meno giovani”. (red)