Prima il bando per il responsabile della comunicazione nel Comune di Quartu Sant’Elena, poi quello per il portavoce dell’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari hanno destato ampio dibattito tra gli addetti ai lavori e non solo. Tanto clamore da aver indotto il Gus Sardegna (Gruppo dei giornalisti degli uffici stampa) a prendere posizione con un comunicato: “In questo periodo difficile per il nostro settore è sempre più opportuno che le Pubbliche amministrazioni rispettino la legge 150 del 2000 affidando ai giornalisti la comunicazione istituzionale, ma è altresì necessario che le selezioni pubbliche avvengano nella massima trasparenza, in modo da garantire pari opportunità lavorative al maggior numero possibile di colleghi. Trasparenza e partecipazione sono infatti le modalità necessarie perché una mansione delicata come la comunicazione istituzionale venga svolta da professionisti validi e preparati”.
Perciò, il Gus sardo ha invitato le Pubbliche amministrazioni a garantire la massima trasparenza nelle selezioni, “pubblicizzando adeguatamente attraverso una pluralità di canali informativi (non soltanto il sito istituzionale) le selezioni pubbliche”, arrivando a suggerire anche di rimodulare i bandi, di sospendere le procedure di selezione già avviate e di non prevedere requisiti specifici non troppo stringenti e discrezionali. A questo proposito, il Gruppo uffici stampa auspica che siano organismi esterni ad esaminare i candidati “affinché prevalgano sempre i principi di trasparenza e meritocrazia”, indicando come garanti l'Ordine dei Giornalisti e l'Assostampa della Sardegna. Infine un appello al senso etico della categoria: "Partecipare alle selezioni pubbliche in maniera corretta e trasparente, in virtù dei principi etici stabiliti dall'articolo 2 della legge che regola la nostra professione e impone a tutti i giornalisti l'obbligo di lealtà, buona fede e collaborazione con i colleghi”. (red)
(admaioramedia.it)
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Eleuterio Sale
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