A Cagliari, una cinquantina di immigrati hanno protestato chiedendo di poter lasciare la Sardegna, che non è di loro gradimento perché, come hanno spiegato, “se fossimo sbarcati in Sicilia avremmo potuto prendere un treno per lasciare l’Italia”, così da raggiungere altri paesi europei, soprattutto Germania, Francia e Gran Bretagna. Perciò, si son rifiutati di farsi fotosegnalare, evitando di aspettare mesi per avere i documenti.
Sempre a Cagliari, dal Palazzo regionale, arriva la protesta dell’opposizione che chiede risposte alla Giunta Pigliaru: “Da mesi Forza Italia, con appelli prima e con una mozione poi, ha chiesto un confronto sull’emergenza migranti – ha detto Ugo Cappellacci, coordinatore regionale degli azzurri – Ma la Giunta si è chiusa nel silenzio per poi riapparire al porto canale il giorno dello sbarco di 900 persone. Ora non potranno più sottrarsi al dibattito con la scusa di strumentalizzazioni elettorali, vengano quanto prima in aula per chiarire sia lo stato dell’arte sull’emergenza in corso sia la posizione espressa dall’esecutivo con il Governo, sia per chiarire quale sia l’indirizzo politico della Giunta riguardo ai futuri e sbarchi. Chiediamo alla Giunta di battere un colpo e di non lasciare soli i sindaci, i militari, le forze dell’ordine e i cittadini dinanzi ad una situazione estremamente critica”.
La denuncia della critica situazione, soprattutto dopo l’ennesimo arrivo di immigrati che nei giorni scorsi sono stati ripartiti tra le varie province isolane, arriva anche dal nord Sardegna: “Ad Alghero la situazione è già oltre livello di guardia – ha evidenziato il vicecapogruppo di Forza Italia ed ex sindaco algherese, Marco Tedde – E’ bene che il Presidente Pigliaru stia cauto nel fare dichiarazioni propagandistiche circa la capacità della Sardegna di accogliere migranti e sia, invece, più determinato nel mettere a disposizione strutture, uomini e mezzi a favore delle Prefetture e dei volontari che da soli stanno gestendo questo complesso fenomeno. Nelle ultime settimane sono sbarcati oltre 1.100 migranti e l’Amministrazione regionale ha certificato la sua inadeguatezza o, ancor peggio, la sua totale assenza nella gestione di questa emergenza umanitaria. Ad Alghero sono stati ospitati 90 migranti a Santa Maria La Palma, presso una struttura precaria e forse pericolante. Con impianto di energia elettrica a dir poco di fortuna, priva di servizi igienici, acqua corrente, con brandine tavoli e sedie insufficienti. Una situazione logistica disastrosa che può creare problemi per l’incolumità fisica degli ospiti e dei volontari”.
L’inadeguatezza della struttura algherese era stata già denunciata dal deputato di Unidos, Mauro Pili, con alcune immagini eloquenti pubblicate su facebook: “Avevo già detto che la Sardegna non era organizzata ad un carico di quasi 900 immigrati. Sono stato smentito dal Presidente della Regione e dal suo compagno Tiscali. Hanno affermato che tutto era pronto e che l’accoglienza sarebbe stata dignitosa. Ora, capisco essere servi di Renzi, ma a volte, per un perbenismo falso e di facciata, si nasconde la realtà dei fatti. In attesa di qualche appalto a qualche coop rossa pronta speculare sulle povertà estreme”. (red)
(admaioramedia.it)
9 Comments
Romano
Mentre questi nuovi arrivati, tutti baldi giovani robusti, pretendono di avere strutture già pronte, accoglienti, se possibile anche con le lenzuola rimboccate ed il cioccolatino sul cuscino per la notte, i nostri connazionali cacciati dalla Tunisia, dalla Libia, dall'Algeria, rientrati solo con poche suppellettili, furono sistemati nelle vecchie ed inutilizzate case dell'Ersat, con le imposte sconnesse, pareti interne scrostate, umide, talvolta con i tetti sconnessi. Con olio di gomito, il loro coraggio di ex emigrati e coloni, capaci di creare aziende agricole dove c'era il deserto, hanno reso le stamberghe in belle case, i terreni abbandonati in rigolgiosi giardini e floride coltivazioni di vigneti, frutteti, agrumeti. Insomma, se li sono guadagnati con fatica e sofferenze. Questi invece pretendono tutte le comodita, cindolando senza far nulla mentre i nostri gli devono rendere l'ambiente accogliente come pretendono. E qualcuno ha ancora il coraggio di dire che i nostri camerieri presso gli hotel delle vacanze, sono degli schiavi!
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