Questa mattina, Paci e Pigliaru hanno presentato la manovra finanziaria 2016, parlando di “un percorso di crescita che si rafforzerà nel 2016”, caratterizzato da “incremento di spesa, politiche attive e risanamento dei conti pubblici con particolare attenzione alla Sanità”, definita dal presidente Pigliaru “una manovra decisiva per la legislatura e per la Sardegna per rinforzare i segnali positivi che nel 2015 hanno caratterizzato l'economia isolana, con più crescita, più lavoro, meno disoccupazione".
Ma propositi e numeri enunciati nel documento della Giunta non hanno convinto l’ex governatore, Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: “L’unica novità? L’aumento delle tasse. Appena insediati hanno aumentata l’Irap e nel secondo anno la aumentano di nuovo insieme all’Irpef. Altro che azioni per la ripresa, fanno l’esatto contrario di ciò che si dovrebbe fare per dare ossigeno alle famiglie ed alle imprese. I sardi vengono tassati e indebitati con un mutuo da 700 milioni di euro per coprire la grande impostura sulle entrate. Dopo due anni di bugie, emerge che gli unici soldi della 'Vertenza entrate' sono quelli già ottenuti grazie ai nostri ricorsi alla Corte costituzionale e già iscritti in bilancio. Il Governo, oltre che comportarsi da debitore insolvente, scippa al creditore-Sardegna altri 700 milioni senza che la Giunta regionale batta un colpo. Anzi, Pigliaru e i suoi fanno pure da palo a Renzi, ritirando i ricorsi e rinunciando alle legittime pretese della Sardegna”.
A Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz, non è piaciuto l‘ottimismo sbandierato dal presidente Pigliaru e dall’assessore Paci: “E' incomprensibile e ingiustificato: è una Finanziaria ‘taglia e tassa’ in un contesto sociale ed economico che evidenzia problemi su tutti i fronti. L'attuale Giunta, al di là degli annunci, non è stata in grado di ottenere alcun risultato per rilanciare l'economia della regione e per il sostegno alle imprese e le famiglie sarde. Si è contraddistinta per i suoi fallimenti, dalla vertenza entrate con il ritiro dei ricorsi alla Corte costituzionale e la totale arrendevolezza dinnanzi al governo nazionale al mutuo di 700 milioni di euro contratto alle spalle dei cittadini e sopratutto questa è la giunta delle tasse, dell'aumento dell'Irap e dell'Irpef gravando sull'economia di famiglie e imprese. Ha perso tutte le sfide: dalla riforma degli enti locali, cagliaricentrica e accentratrice, non ancora approvata, a quella della sanità, che ha cancellato servizi essenziali e presìdi importanti per i territori di periferia, fino al fallimento nelle politiche del lavoro con il flop di ‘Garanzia giovani’ e nei trasporti dove la Giunta Pigliaru sarà ricordata come la giunta del trenino ‘pentolino’ lumaca pagato 90 milioni di euro per percorrere Sassari-Cagliari in 4 ore e per aver fatto fuggire a gambe levate le compagnie low cost”.
Per Pietro Pittalis, capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, non ci sono azioni “per il lavoro, per le imprese, per le famiglie. Solo annunci per coprire quelli dell’anno precedente rimasti inevasi. Tra i vari fallimenti spicca quello sulla scuola: avevano ereditato già un piano per l’edilizia scolastica pronto a partire e invece lo hanno disfatto per sostituirlo solo con un programma di comunicati stampa mensili. Se avessero avuto più soldi dal Governo, se davvero non avessero aumentato gli sprechi, non avrebbero la necessità di ricorrere al solito repertorio della sinistra: quello delle tasse. I signori della Giunta continuano a propinare annunci, conferenze stampa, ma non si può fare gli economisti senza economia, i sardi senza la Sardegna”.
“Le uniche nuove entrate sono quelle dell’aumento dell’Irpef e dell’Irap, non certo ciò che ancora ci deve dare lo Stato – ha sottolineato Alessandra Zedda (FI) – A questo si aggiunge il debito per il mutuo che la Giunta ha contratto, gravandolo sul bilancio della Regione e quindi sui sardi. Continuano i tagli dello Stato con quasi 700 milioni di accantonamenti sottratti al bilancio. Sarebbero questi i benefici di quello che è ormai agli occhi di tutti l’accordo patacca Renzi-Pigliaru? Clamorosa la confessione involontaria della Giunta regionale sul mancato avvio di alcune strategie, come ‘iscola’ e della valorizzazione del patrimonio immobiliare. nel primo caso le risorse ereditate dalla passata Legislatura sono rimaste ferme perché hanno ricominciato da capo il procedimento pur di rivendicarne i meriti, nel secondo, dopo il flop dei bandi 2015, si annuncia una stima di 23 milioni che è meno della metà di quanto ipotizzato nell’anno precedente”. (red)
(admaioramedia.it)
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