Con alcuni emendamenti alla Finanziaria 2016, in discussione nella Commissione Bilancio del Consiglio regionale, per stanziare oltre 13 milioni di euro per le politiche di sostegno alla famiglia (bonus bebè, borse di studio, tutela dei minori e mobilità familiare) intendono riportare la famiglia al centro dell’azione politica.
“Avere un figlio non deve mai essere un lusso – hanno spiegato Paolo Truzzu e Gianni Lampis, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – ma un'opportunità per tutti e la famiglia va intesa come soggetto sociale da promuovere, non solo come soggetto debole da assistere, essendo capace di fornire servizi, curare i più deboli, servire da ammortizzatore economico nella straordinaria situazione di crisi che attanaglia i nostri territori. Investire su di essa è un modo per rilanciare dal basso l’economia dell’Isola e provare a invertire l’attuale tendenza alla denatalità e allo spopolamento”.
Gli emendamenti prevedono 4 milioni di euro per l’istituzione del contributo bonus bebè, pari a 1.000 euro per ogni nuovo nato, per i nuclei familiari con Isee inferiore a 27.500 euro; 5 milioni per la fornitura gratuita di libri di testo in formato digitale e tablet da distribuire agli studenti delle medie e superiori; 3 milioni da destinare ai Comuni per l'assegnazione di borse di studio per merito scolastico per gli studenti delle scuole secondarie; un milione per la mobilità familiare per prevedere la possibilità di viaggiare gratis sui mezzi di trasporto pubblico, per i minori di 14 anni quando accompagnati da un familiare in possesso di un biglietto o abbonamento valido e sconti per le famiglie che acquistano più abbonamenti; 150mila per promuovere, in collaborazione con il Tribunale dei Minori e le associazioni competenti, una campagna informativa sulle adozioni e gli affidi familiari. (red)
(admaioramedia.it)
3 Comments
romano
Se i 400.000 euro che la Regione deve trovare per destinarli ai minori profughi arrivati da noi in gran parte per l'incoscienza dei loro familiari, e non tutti come orfani, fossero destinati al programma di aiuti per le famiglie dei residenti, si inceniverebbero le nascite, si eviterebbero la chiusura dei punti nascita ed evitare la dissoccupazione del personale ivi dedicato.
Rosalba Serra
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