“Si può e si deve consentire alle carni sarde trattate termicamente di essere presenti all’Expo. Il Ministero ha la possibilità di attivare un corridoio sanitario analogo a quello garantito ai paesi extra Ue, applicando le procedure europee decise a novembre e che stanno per essere pubblicate. In questo modo si potrà rafforzare l’offerta produttiva Italiana in occasione dell’importante vetrina mondiale dell’Expo”. Lo hanno chiesto alcuni senatori del Pd, tra questi anche i sardi Silvio Lai, Luigi Cucca, Ignazio Angioni e Luigi Manconi, in un’interrogazione, presentata al Ministro della Salute.
I senatori del Pd evidenziano come il virus della peste suina sia totalmente eliminato da carni che siano state sottoposte a trattamenti oltre i 90° C: “I prodotti cosiddetti termizzati in base a studi scientifici e a direttive Ue sono considerati indenni dalla trasmissione della peste suina. E le normative comunitarie chiariscono senza alcun dubbio che tipo di trattamenti consentano la produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti di origine animale”.
Viene anche ricordato che è stato firmato un protocollo d’intesa, già nel 2013, tra la Regione ed il Ministero della Salute per l’applicazione delle direttive Ue e che alcune aziende sarde hanno dunque predisposto impianti per il trattamento delle carni suine e per renderle conformi a quanto previsto dall’Unione europea. E che all’Expo di Milano parteciperanno oltre 100 paesi extra Ue e per alcuni di questi, cui erano precluse le esportazioni, si è reso necessario stabilire delle regole speciali per permettere di far conoscere i loro prodotti a milioni di visitatori: “Le stesse procedure possono essere attivate anche dall’Italia per le carni suine sarde trattate termicamente, perciò chiediamo che il Ministero della Salute emani rapidamente i regolamenti per le aziende sarde come da impegni previsti nel protocollo del 2013 per la produzione e commercializzazione dopo le sperimentazioni effettuate positivamente e, nel frattempo, per le carni sarde si usi lo stesso meccanismo pensato per i paesi extra Ue per consentire la presenza delle carni sarde all'Expo.”
"In questa battaglia siamo a fianco delle aziende che operano nella legalità e nella correttezza e della Regione Sardegna che con gli assessori alla sanità e all’agricoltura – hanno detto i senatori – chiedono solo che si rispettino le regole europee anche per l'Isola. Per la Sardegna e per gli operatori del settore sarebbe un’occasione importantissima e da non perdere e sarebbe difficile accettare che il governo possa riservare un trattamento di rango inferiore rispetto a quello consentito ad altri paesi”. (red)
(admaioramedia.it)