Tanto tuonò, che piovve. E la riforma degli enti locali, presentata dalla Giunta Pigliaru, dopo le schermaglie in Aula torna all’esame della Commissione Autonomia, insieme agli emendamenti presentati. Lo ha deciso, su proposta dell’opposizione, la conferenza dei capigruppo, convocata dopo che questa mattina la maggioranza non si era presentata in Aula al momento della convocazione della seduta, prevista per le 9. Perciò, sarà la Commissione ad esaminare i quasi 3.000 emendamenti e la legge non riuscirà a tornare in Aula prima del prossimo anno, dopo le feste.
“Finalmente il testo ritornerà in Commissione – ha commentato Marcello Orrù, consigliere regionale Psdaz – Fino ad oggi l'assessore Erriu e la Giunta si sono sottratti al confronto con le opposizioni e hanno avuto troppa fretta, manca anche l'accordo tra gli stessi partiti del centrosinistra. Quanto accaduto oggi è la prova dell'inadeguatezza e la superficialità di questa Giunta. Hanno dimostrato di privilegiare in maniera vergognosa Cagliari, dove l'Assessore ha i suoi interessi elettorali e politici mettendo nell'angolino Sassari e il Nord Sardegna. Se non verrà riconosciuto il ruolo di città metropolitana anche per Sassari, annuncio fin d'ora il mio voto contrario alla riforma”.
“La dimostrazione lampante della caotica situazione della maggioranza – ha evidenziato il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa – Dopo aver cambiato cinque volte il testo, più di un esponente del centrosinistra si è accorto di quello che noi diciamo da tempo: questo provvedimento è un pasticcio che rischia di creare un caos istituzionale senza precedenti. Si tratta di una sconfessione della maggioranza che esce pesantemente sconfitta. Adesso di auguriamo che la Commissione possa lavorare con serenità per fare la riforma di cui la Sardegna ha davvero bisogno”. (red)
(admaioramedia.it)
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