Appena si è sparsa la notizia che il Cagliari sarebbe rientrato in Sardegna nella notte, l’Aeroporto di Elmas è stato assediato da centinaia di tifosi, desiderosi di salutare i propri eroi dopo la promozione matematica in Serie A conquistata a Bari. L’ingente massa di supporter imbandierati si è assiepata dietro i tornelli degli arrivi nazionali, fino al limite delle barriere in plexiglass di fronte alle porte scorrevoli. Cronisti e operatori tv si erano invece posizionati frontalmente ai tifosi.
Una lunga attesa, scandita dai gioiosi cori dei sostenitori rossoblu, insensibili alla stanchezza data dall’ora tarda: erano quasi le 3 di mattina. Tutto era andato avanti in maniera tranquilla, quando un gruppetto – forse esaltato dall’alcol – ha iniziato a spingere la folla dalle retrovie: chi stazionava nelle prime file si è logicamente accalcato sempre più sulle barriere. Una scena tremenda: un pannello si è letteralmente disintegrato sotto il peso della pressione, facendo cadere una sopra l’altra diverse persone, tra cui un bambino di circa 10 anni. E’ sparito sotto i corpi degli adulti: un momento terribile. Per fortuna nessuno si è ferito, ma sarebbe potuto accadere qualcosa di spiacevole. A quel punto si è creato un passaggio, che i tifosi hanno sfondato in massa per accalcarsi sulle porte scorrevoli, tra urla, pugni ai vetri ed espressioni ingiuriose.
Minuti molto particolari, resi ancora più insopportabili dal caldo di una calca simile. Dopo mille proteste sono state finalmente aperte le porte, ma la situazione era ormai sfuggita di mano. Verrebbe da chiedersi a chi, visto che l’Aeroporto era deserto e non c’è stata la minima organizzazione della sicurezza. Erano presenti diversi minori e disabili: ma nessuno si è preoccupato. Un comportamento barbaro che ha rovinato una festa attesa per mesi e che tutti avrebbero avuto il diritto di vivere con civiltà. Alla fine tutti i membri della squadra sono stati buttati in pasto al delirio della gente, riuscendo a salire sul pullman all’esterno tra mille difficoltà, spinte, flash, abbracci troppo appiccicosi per chiunque. C’è stato anche lo scoppio di alcuni petardi. Si sarebbe dovuto prevedere un minimo di organizzazione per l’occasione, se ci fosse stato un briciolo di buon senso.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)
13 Comments
fabio_ornano
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