Dopo il 24 febbraio, con la netta vittoria del centrodestra, in tanti avranno pensato che, in tema di sanità, per un po’ non si sarebbe più sentito parlare dell’Ats e del suo direttore generale, Fulvio Moirano, almeno fino a quando la Giunta Solinas, ed in prima persona il neo assessore della Sanità, Mario Nieddu, non avrebbero messo mano alla cancellazione dell’azienda unica regionale.
Invece, dopo la ‘raccomandazione’ del presidente Solinas, notificata ai direttori generali di Ats, Aou di Cagliari e Sassari, Areus ed Azienda Brotzu, di “porre freno ad un’attività di straordinaria portata in materia di nomine, concorsi e gare intensificatasi nelle more dell’insediamento dei nuovi organi di governo a seguito delle recenti elezioni regionali”, svolgendo esclusivamente attività che rientrano nella normale amministrazione, è arrivato l’editto del Super Manager, a cui l’ex assessore Arru a suo tempo aveva deciso di affidare, con un contratto principesco, la sanità sarda.
E’ evidente sospettare, nonostante il Dg sia ben preparato (una carriera costellata di incarichi, spesso anche doppi e tripli, tra aziende sanitarie e commissioni ministeriali), che l’Editto Moirano non sia solo farina del suo sacco. L’obbiettivo delle cinque pagine inviate è chiaro fin dalle prime righe: far capire al Presidente la differenza tra ordinaria e straordinaria amministrazione. “Sull’inderogabile separazione tra attività di indirizzo politico ed attività di gestione”, scrive Moriano, che, incurante della nota del Governatore, fa capire che provvederà comunque a ricollocare i “dirigenti titolari di incarico di struttura”, così da evitare conseguenze dal punto di vista delle responsabilità amministrativo-contabile, che, sempre secondo lui, rientrerebbe giuridicamente nell’ordinaria attività gestionale. A parte l’anomala scelta dei tempi, fa riflettere che, tra e tante lacune del suo cronoprogramma, abbia deciso di colmare proprio quella della ricollocazione dei dirigenti. Ben altre sarebbero le iniziative ordinarie necessarie per garantire l’assistenza ai pazienti sardi: sostituzione del personale collocato a riposo, di quello in malattia, presidi e manutenzioni delle apparecchiature, disponibilità di bende, provette, gel per ecografie, giusto per fare qualche esempio.
Peraltro, il dg Moirano ha stipulato un megacontratto di tipo privatistico con la Regione Sardegna e non certo con chi lo scelse per quel ruolo, che oggi non ha più alcun ruolo nel governo regionale. Quindi, il suo ‘nuovo’ datore di lavoro è il presidente Solinas, che gli ha comunicato, anche in ragione delle osservazioni del Ministero, di avere intenzione di modificare l’organizzazione della rete sanitaria isolana e che, così come promesso in campagna elettorale, intende sostituire l’Ats con tre o quattro nuove Asl. Perciò, l’assetto organizzativo vigente è destinato ad essere completamente modificato. Visto che l’Ats, in questi (quasi) tre anni di regno Moirano, è andata avanti senza gravi conseguenze pregiudiziali per la mancata ricollocazione dei dirigenti, potrà benissimo continuare a farlo ancora per qualche mese, nonostante l’editto.
Doctor House
(sardegna.admaioramedia.it)