Venerdì scorso, verso le 15.30, a Carbonia, i carabinieri del Nucleo operativo, coadiuvati dai quelli delle stazioni di Giba, Tratalias e Sant’Antioco e da un’unità cinofila antidroga, hanno fermato un furgone e si sono insospettiti perché l’autista aveva una fotocopia di una bolla di accompagnamento datata 24 maggio, una settimana prima del viaggio essendo partito il 31 maggio in aereo per l’Olanda, sede dell’azienda per la quale lavorava. Inoltre, il furgone, caricato con scatoloni vari, aveva una targa tedesca.
E’ quindi intervenuto il cane antidroga Kira che ha fiutato la presenza di stupefacenti. Per effettuare una migliore perquisizione il furgone, visto il notevole carico di scatoloni, è stato condotto presso una sede dell’Arma e nel sottofondo di uno scatolone contente lampade sono stati trovati dieci panetti, nastrati con carta da pacchi, di cocaina da un chilo ciascuno.
I militari hanno quindi arrestato G.D., 40enne autotrasportatore oristanese, residente ad Olbia, per detenzione di droga ai fini di spaccio, che è stato accompagnato nel carcere di Uta. Le indagine ora puntano a verificare la destinazione della cocaina, che acquistata dai fornitori esteri viene pagata tra i 30 e i 35mila euro al chilo, ma che sul mercato dei consumatori viene pagata in media a circa 100 euro al grammo (tra 85 e 110). Finora, sul conto della società tedesca, proprietaria del furgone, non sono emerse responsabilità e si sta ricostruendo il viaggio del furgone dalla Germania all’Italia per verificare eventuali soste lungo il viaggio.
Le successive perquisizioni domiciliari e personale all’autotrasportatore consentivano di recuperare 30 grammi di marijuana, 9.350 euro, un bilancino di precisione ed il materiale per il confezionamento delle dosi. (red)
(admaioramedia.it)