“Le mie scelte le conoscerete domani”. Massimo Rastelli come sempre non si sbilancia sulla formazione anti-Bari per l’incontro decisivo di domani sera. Ma aggiunge: “Abbiamo lavorato su un paio di soluzioni dall’inizio e a gara in corso per poter cambiare pelle in caso di necessità”. A parte gli ‘abbonati’ all’infermeria Dessena e Melchiorri, non farà parte dei convocati il solo Munari, squalificato. Tutti gli altri saranno disponibili, anche se sorgono naturali i dubbi sullo stato di Ceppitelli (“Si è allenato regolarmente, sta bene”) e Farias (“Ha lavorato tutta la settimana, cercando di intensificare il carico giorno dopo giorno. Ha effettuato regolarmente la rifinitura”).
Il tecnico rossoblu ha fatto comunque capire che chi verrà chiamato in causa, data la particolarità della gara, “dovrà dare fondo a tutte le energie”. Un impegno dal peso specifico importantissimo, a cui i giocatori del Cagliari si stanno avvicinando con un “umore ottimo alla vigilia. Sono molto carichi, dopo aver completato una buona settimana di lavoro”, ma con la consapevolezza che “andiamo a Bari per vincere, senza distrazioni”. Anche perché “abbiamo compiuto un grande percorso finora: domani ci giocheremo la Serie A ed è la dimostrazione di ciò che abbiamo fatto”.
Dall’altra parte, i pugliesi di Camplone faranno di tutto per rovinare la festa promozione ai sardi: “Sono una squadra di grande qualità, con individualità di spicco: a gennaio si sono ulteriormente rinforzati e dovremo stare attenti a tutti i loro giocatori. Avranno dalla loro parte un grande pubblico che li spingerà. Faranno la loro partita per ostacolarci, come è giusto che sia. Spetterà a noi mettere in campo le nostre caratteristiche senza snaturarle e senza fare calcoli di alcun tipo. Al 95° il campo si esprimerà sulla bontà di ciò che abbiamo preparato”. Rastelli pretende dalla sua squadra che “non scenda in campo per accontentarsi: mi aspetto un determinato tipo di prestazione domani”. Sul modulo 3-5-2, adottato sabato scorso con il Livorno, che ha fatto storcere il naso a qualcuno: “È errato giudicare solo sulla base del risultato finale e non sulla prestazione complessiva della squadra. I ragazzi hanno fatto quello che gli avevo chiesto, oltretutto abbiamo messo alle corde gli avversari pur avendo un uomo in meno. Nel calcio i sistemi di gioco sono importanti, ma non sono tutto”. A chi gli ha chiesto se reputa Bari-Cagliari la gara più importante della sua carriera in panchina: “No, mi sono fortunatamente già capitate partite del genere. Ho vinto due campionati, spero il risultato sia lo stesso. Ad Avellino arrivare ai playoff fu un risultato inaspettato. A Cagliari invece quello della promozione era l’obiettivo prefissato. Si tratta comunque di emozioni importanti, alla stessa maniera”.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)
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