Il campionato di Serie A riapre i battenti. Nonostante il mercato non sia ancora chiuso, è doveroso presentare il Cagliari che si appresta a disputare il 40° torneo di massima divisione della sua storia. Scopriamo temi e protagonisti della stagione che verrà.
Dove eravamo rimasti. Il Cagliari di Maran ha conquistato la salvezza nell’ultimo campionato un po’ con il fiatone, dopo essersi complicato l’esistenza a causa di un pessimo rendimento esterno, letteralmente da retrocessione. L’estate è iniziata con il tormentone Barella, gioiello cagliaritano destinato da tempo ad altri palcoscenici. Il giovane azzurro è andato infine all’Inter per una ricca operazione, che ha consentito al Cagliari di sbloccare il proprio mercato, rimasto inevitabilmente arenato per l’aspetto economico della faccenda. Il ds Carli ha così iniziato a rinforzare la rosa rossoblu, in modo quasi esclusivo nel reparto di centrocampo. La perdita di Barella ha inevitabilmente indebolito mediana e squadra a livello generale: però, contro ogni previsione, è stata inanellato un tris formidabile di innesti. Prima l’arrivo del talentuoso Rog dal Napoli, poi il ritorno abbastanza clamoroso di Nainggolan – fuori dal progetto interista di Conte – e infine il lieto fine della soap opera Nández. Con il ritorno di Luca Pellegrini, in prestito ma stavolta per una stagione intera, ha sistemato la fascia sinistra mentre dall’altra parte è arrivato il duttile Mattiello. Gli addii dei veterani Srna e Padoin sono dispiaciuti a tutti i tifosi, però è stato costruito un grande Cagliari. Con la conferma degli altri due nazionali Cragno e Pavoletti si può puntare a qualcosa di più ambizioso: la rosa così allestita (con il mercato non ancora chiuso, tra l’altro…) deve cavalcare la parte sinistra della classifica 2019-20, senza se e senza ma. Si tratta, sulla carta, di una squadra di notevole spessore. Il campo, come sempre, sarà l’unico giudice.
Mercato. Rolando Maran, così come Carli, erano stati confermati dal presidente Giulini prima del raggiungimento della salvezza: un’azione che era parsa azzardata, pericolosa in un momento clou. Invece le cose si sono rimesse a posto, sebbene con un po’ di affanno. Con in ballo la ricca cessione di Barella, le operazioni di rinforzo sono rimaste arenate per settimane. Poi lo sblocco della trattativa con l’Inter e l’arrivo di tanti milioncini, che il presidente ha reinvestito per costruire una mediana incredibile. Prima la chiusura con il Napoli per Rog, poi l’operazione nostalgia con il “Ninja” Nainggolan e infine la soap opera sudamericana Nández a lieto fine. Un centrocampo di spessore internazionale, da Europa. In entrata anche il difensore polacco Walukiewicz (tuttavia di proprietà rossoblu da mesi), il laterale Mattiello e i rientri da alcuni prestiti. Importante il nuovo arrivo di Pellegrini per la corsia mancina, nel frattempo acquistato dalla Juventus e che sarà a disposizione di Maran per un intero campionato, stavolta. Ci si aspettava una seconda punta da affiancare a Pavoletti, vista la presenza di João Pedro in un ruolo non propriamente suo. La difesa parrebbe sulla carta il reparto meno forte della squadra. Non hanno rinnovato Padoin e Srna, Farias ceduto in prestito al Lecce e così Pajac al Genoa.
Portieri. Alessio Cragno ha rinnovato a lungo in estate, allontanando le voci che lo volevano lontano da Cagliari: l’infortunio alla spalla nell’amichevole contro il Fenerbahçe, che sarà definitivamente valutato questi giorni, rischia di escluderlo per qualche mese. Se venisse confermata la gravità del problema, è pronto lo svincolato Sorrentino. Il brasiliano Rafael, dimostratosi all’altezza in passato, partirà titolare per il momento. Completano il reparto il sardo Aresti e il giovanissimo Ciocci, ormai aggregato stabilmente alla prima squadra.
Difensori. Questione fascia: a destra Cacciatore ha iniziato la stagione in sordina, alle prese con alcuni acciacchi… è arrivato però il duttile Mattiello, capace di giocare su entrambe le corsie. A destra da sottolineare la conferma del giovane Pinna, autore di un ottimo debutto in Coppa Italia contro il Chievo. Per la corsia mancina confermato il greco Lykogiannis e richiamato il citato Pellegrini, che sarà il titolare designato. La coppia centrale titolare sembra quella formata da capitan Ceppitelli e dall’estone Klavan, desideroso di riscattarsi dopo un anno diviso tra campo ed infermeria. Pisacane è la prima riserva, sempre pronto per ogni evenienza. Interessante il polacco Walukiewicz, sembra invece nebuloso il futuro di Romagna.
Centrocampisti. Il centrocampo titolare è cambiato completamente, come abbiamo visto. La scorsa annata deludente di Bradaric ha spinto il croato indietro nelle gerarchie per la regia, con una partenza molto probabile. Cigarini – che ha rinnovato per un anno – e l’uruguaiano Oliva si giocheranno la cabina, ma dovranno guardarsi da Nainggolan. Per i ruoli di rincalzo ecco Ionita (e che rincalzo…), Deiola e Castro. Quest’ultimo, alla ricerca della forma migliore dopo il lungo infortunio dello scorso anno, trova ora una terribile concorrenza. Pure da trequartista, dove oltre a lui e il “Ninja” c’è sempre Birsa. L’argentino Colombatto, per l’ennesima volta dopo tante bocciature, sembra destinato al campionato belga.
Attaccanti. Pavoletti intoccabile nel ruolo di prima punta, avrà ancora il possente Cerri come riserva. João Pedro partirà come partner del bomber, i vari Han, Ragatzu e Despodov completano una batteria forse troppo nutrita. Il mercato ha visto la lunga trattativa con la Roma per Defrel, sfumata. In seconda battuta, il viola Simeone: pesanti dubbi pure in questo caso. Potrebbe esserci ancora spazio per sorprese e movimenti, considerando che la rosa deve essere sfoltita senza se e senza ma.
Buon campionato, rossoblu!
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)