Cragno: affidabile. Il portiere si riscatta dalla gara in tono minore contro il Fenerbahçe mostrando buona sicurezza negli interventi. La sua respinta sul rigore di Aleesami è decisiva.
Faragò: pasticcione. Era stato uno dei migliori per presenza nelle due fasi e impegno. Si mangia un gol quasi fatto, sua la responsabilità del pareggio perché perde palla contro Aleesami.
Andreolli: controllore. Serata abbastanza tranquilla, gli attaccanti del Palermo non si fanno vedere tanto dalle sue parti e in generale in area cagliaritana.
Pisacane: attento. Conferma le impressioni positive del precampionato. Già in buona forma, si fa notare per attenzione e personalità anche quando c’è da farsi sentire sugli avversari.
Capuano: sufficiente. Scelto al posto di Miangue come titolare a sinistra, non demerita. Copre con lucidità e prova più volte la sovrapposizione offensiva.
Ionita: nascosto. Il moldavo non si vede praticamente mai. Ma non per particolari demeriti suoi, piuttosto per le consegne ricevute in fase di contenimento.
Dal 101° Cossu: rigorista. Non incide nei 20 minuti che gli vengono concessi. Realizza (all’incrocio) però l’ultimo rigore della serie, che fa esultare i rossoblù e consegna il passaggio del turno.
Cigarini: intermittente. Deve ancora trovare la ricetta giusta per azzannare la mediana, ma il giocatore c’è. Visione di gioco, circolazione di palla e un occhio alla verticalizzazione. Sparisce alla distanza.
Barella: motorino. Il migliore in campo tra i rossoblù. Mette in mostra voglia, corsa e personalità. Sua l’intuizione che pesca João Pedro in area per il vantaggio. In crescita.
João Pedro: reattivo. Scende in campo indossando la fascia di capitano, cercando di onorarla al meglio. Realizza il gol del Cagliari con un bel destro di prima intenzione sul palo più lontano.
Dal 79° Sau: desaparecido. Sbaglia qualche tocco di troppo dopo il suo ingresso in campo, senza riuscire a modificare l’inerzia della gara: ciò che ci si aspettava da lui. Realizza dal dischetto.
Borriello: impalpabile. Il bomber non riceve molti suggerimenti utili per pungere il Palermo. Però da parte sua non palesa grande spirito. Non prende bene la sostituzione.
Dall’84° Cop: fantasma. L’attaccante croato non si sottrae al destino toccato agli altri due subentrati, deludendo per scarsa presenza offensiva. A segno dagli undici metri.
Farias: fumoso. Il numero 17 viene scelto come partner di Borriello, parte dalle retrovie e cerca a movimentare la gara con qualche giochetto. In realtà, il suo arrosto è striminzito.
All. Rastelli: coerente. Prosegue con ostinazione sul 4-3-1-2. Su questo particolare è senza dubbio coerente, per buona parte di gara vince anche la scommessa Faragò. Se la sua difesa sembra finalmente più in palla, non si può dire altrettanto per l’intesa tra mediana e prima linea. Per un’ora, è stato però un buon Cagliari: non entusiasmante ma equilibrato.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)