Dal muro del centro culturale Exma’ ai muri del quartiere di Villanova a Cagliari, non c’è parte della città che non sia stata imbrattata dal solito gruppo anarchico-comunista-antimilitarista-antifascista e chissà cos’altro
Cagliari sotto scacco di qualche gruppo anarcoinsurrezionalista. Non si contano più i muri vandalizzati che inneggiano alla lotta e all’evasione di un loro compagno arrestato ed evaso. Intanto queste cellule si moltiplicano, diffondendo messaggi che appartengono a quarant’anni fa. Più volte abbiamo denunciato questo continuo imbrattare palazzi pubblici o privati e accade sempre prima di qualche iniziativa o manifestazione. Peccato che le Istituzioni siano totalmente disinteressate al problema, non intervengono ne mettono in campo soluzioni per individuare e sanzionare i colpevoli.
Scritte contro i militari, contro questo o quel politico avversario, scritte contro gli odiati fasci, scritte per i loro compagni incarcerati: la città non può essere la bacheca dei loro insulti o slogan e dispiace che venga dato risalto alle loro rivendicazioni quando bisognerebbe ampiamente censurare il loro agire scorretto verso la città: aumenta il degrado, la città così è inguardabile e i costi per la ripulitura ricadono su tutti i cittadini. In Consiglio comunale abbiamo sollevato in passato il tema e chiesto parole di condanna, ma non abbiamo ottenuto neanche quelle. Ne condanne ne interventi concreti.
Salvatore Deidda e Michele Pisano – Portavoce regionale di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale di Gioventù nazionale
(admaioramedia.it)