Grazie alla realizzazione di un impianto di serre fotovoltaiche, dichiarato fraudolentemente ‘strumentale’ all’attività agricola, un’azienda di Cagliari è riuscita a percepire indebitamente contributi pubblici per oltre 22 milioni di euro, sottraendo alla tassazione oltre 42 milioni di euro di Ires (scaturisce un’imposta evasa stimata in oltre 11,6 milioni di euro) e 35 milioni di euro di Irap, cagionando un danno erariale di oltre 22 milioni di euro.
La società, che si dichiarava impresa agricola, in realtà aveva realizzato un meccanismo fraudolento finalizzato a mascherare l’effettivo esercizio, in modo imprenditoriale, di attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: da questa reale attività sono derivati ingenti ricavi, nettamente superiori a quelli provenienti dalle coltivazioni, risultati invece di importo irrisorio e quantificati tra lo 0% e l’1% del totale. La natura industriale dell’impresa è stata confermata anche da una consulenza tecnica disposta dal Pubblico ministero, a conclusione della quale peraltro è emerso che le colture rilevate al momento del controllo non potevano essere coltivate in serre fotovoltaiche. Così, la società ha usufruito indebitamente, dal 2011 al 2015, di contributi pubblici previsti dalla normativa di settore ed erogati dal Gestore servizi energetici, sotto forma di tariffe incentivanti. Perciò, l’intero management aziendale è stato denunciato per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso ideologico.
Inoltre, dalla verifica fiscale svolta è emerso che l’impresa, attraverso la fittizia qualificazione giuridica di azienda agricola, ha anche beneficiato illegittimamente del regime tributario agevolato di tassazione su base catastale del reddito prodotto, non spettante trattandosi di una vera e propria attività imprenditoriale.
L’operazione “Helios”, condotta dallla Guardia di finanza di Cagliari, ha portato alla denuncia di 6 componenti del management aziendale per indebita percezione di fondi pubblici ed uno per reati di natura tributaria, inoltre 4 manager sono stati segnalati alla Procura regionale della Corte dei conti per i connessi profili di responsabilità amministrativo contabile. Il rappresentante legale della società è stato denunciato alla Procura di Cagliari anche per dichiarazione infedele. L’attività è nata da pregresse indagini dirette dalla Procura della repubblica, svolte dalle Fiamme gialle insieme al Corpo forestale, sfociate nel luglio del 2015 in sequestri preventivi degli impianti dell’azienda, ubicati nella provincia di Cagliari, e dei profitti illecitamente percepiti. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Antonina Foddanu
Ora gli sta bene a chi a datto queste terre per fare questo orrendo scecelo