Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti a Cagliari (il cosiddetto ‘porta a porta’), che da mesi è uno dei temi più discussi anche sui social, finalmente mette d’accordo gran parte dei cittadini cagliaritani: le modalità sono completamente da rivedere.
Se infatti è indiscussa la maleducazione di taluni che, incuranti del decoro urbano e dell’impatto ambientale, continuano a spargere sacchi di immondizia ovunque capiti, è evidente che il nuovo sistema di raccolta differenziata non abbia sortito uno degli effetti sperati, ovvero quelli di educare e sensibilizzare la fascia ‘più ostinata’ della popolazione. C’è anche un altro, e tutt’altro che secondario, effetto mancato: quello di ‘restituire’ ai Cagliaritani una città pulita e più ordinata. Priva di rifiuti buttati selvaggiamente negli storici cassonetti, sempre traboccanti e lerci che, di fatto, sono stati semplicemente tolti dalle strade per essere sostituiti con i nuovi mastelli, insediati nei condomini o, nel peggiore dei casi, nei singoli appartamenti, a prescindere dalle dimensioni e dalla disponibilità o meno di uno spazio adeguato in cui collocarli.
Tuttavia, come la proprietà commutativa della matematica insegna, “cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia”. Perciò, l’esito dell’esperimento non può che essere negativo: a raccontarlo le testimonianze ed anche le tante fotografie pubblicate in rete, che denunciano ogni giorno situazioni indecorose e di potenziale pericolo e rischio igienico sanitario (negli scatti pubblicati, la situazione a Pirri e nel quartiere di Is Mirrionis). Addirittura, comprovano, tra l’altro, la presenza di topi a passeggio sui mastelli, attirati evidentemente dal fetore e dal contenuto. Una presenza, quella di ratti e di insetti di vario genere, che preoccupa non poco i cittadini, che sanno essere destinata ad espandersi a macchia d’olio con l’arrivo imminente del caldo primaverile ed estivo.
La situazione si presenta identica nelle zone periferiche come nel centro storico, lungi dall’essere il biglietto da visita di quella che potrebbe e vorrebbe davvero essere considerata la ‘capitale del Mediterraneo’, se solo si fosse optato per un sistema diverso, innovativo, in grado di mantenere le vie della città quasi ‘immacolate’ e di scoraggiare i trasgressori a compiere qualsiasi brutale atto in grado di rovinarne l’ordine e la bellezza.
Laura Pisano
(admaioramedia.it)