Dalla mattina di sabato 6 (ore 10.30), al Parco di Terramaini di Cagliari, sarà aperto il parco giochi accessibile a tutti i bambini, con o senza disabilità. La novità è proprio che le aree giochi non sono distinte, ma alcuni giochi presentano particolari accorgimenti e protezioni, inseriti in un contesto ludico già esistente, dove tutti possono ritrovarsi insieme senza pericoli.
Attraverso una campagna di raccolta fondi “Gioco anch’io”, organizzata dall’associazione “Give him a chance”, sono state raccolte donazioni per circa 18.000 euro, che hanno consentito l’acquisto di un’altalena “Grenoble” per carrozzine, una giostra “Carosello”, un gioco a molla “Green Car”, un’altalena “Giamaica” a due posti con un seggiolino piano ed un seggiolino ad amaca e un “Percorso per un sorriso”. Sono stati inoltre installati tre pannelli ludici “Labirinto”, “Xilofono” e “Auto”. Sarà una Befana speciale, da trascorrere in compagnia, anche con alcune iniziative che coinvolgeranno i bambini: durante la mattinata i piccoli potranno partecipare alle attività di ‘face painting’, sorseggiare una cioccolata calda e gustare il sapore antico dello zucchero filato.
«È stato un anno molto intenso durante il quale non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo finale: garantire a tutti i bambini il diritto al gioco – ha commentato Anny Guttuso, vicepresidente di “Give him a chance” – Una grande soddisfazione è stata riuscire a coinvolgere così tanta gente nel nostro piccolo grande progetto, ma la gioia più grande, siamo certi, la proveremo nel vedere il sorriso di un bambino che per la prima volta può giocare come tutti gli altri.Vorremmo ringraziare tutte le persone che hanno contribuito, in qualunque modo, alla riuscita del progetto».
«Un grande segnale di civiltà, una dimostrazione della generosità dei nostri concittadini quando sono chiamati a contribuire a progetti di prospettiva – ha aggiunto l’assessore comunale al Verde, Paolo Frau – Un esempio (che spero venga presto imitato) di collaborazione tra Amministrazione comunale e associazionismo. Insieme è possibile ottenere buoni risultati, e migliorare noi stessi e la qualità della vita della nostra comunità». (red)
(admaioramedia.it)