“E’ nato nel 1937, dismesso nel 1982, ma per l’ex Ospedale Marino ancora non vi è certezza”. Lo ha rimarcato Piero Comandini, consigliere regionale del PD e primo firmatario di un’interrogazione rivolta al presidente Pigliaru, all’assessore della sanità Arru e all’assessore degli Enti locali Erriu.
“La struttura dell’ex Ospedale Marino e tutta l’area circostante sembrano essere diventate la terra di nessuno dove regnano degrado igienico–ambientale e sanitario – ha spiegato Comandini – Il lungomare Poetto, eletta ‘spiaggia urbana più bella d’Italia’ nonché ‘spiaggia italiana ufficiale’ dell’Expo 2015, all’altezza dell’ex struttura ospedaliera è fonte di grande tristezza e desolazione. L’intera vicenda burocratica, che ruota attorno alla realizzazione di un nuovo progetto, inizia nel lontano 2006 con la gara d’appalto bandita dalla Regione, che, risultata infruttuosa dopo la rinuncia dell’aggiudicataria Ati San Maurizio, il testimone passa all’Ati Prosperius, rimessa in gioco dalla sentenza emessa dal Consiglio di Stato, che ha proposto la realizzazione di un centro di riabilitazione con sezione di eccellenza per ricovero riabilitativo,. A tutt’oggi, malgrado sia stata approvata una variante al Puc finalizzata a consentire la realizzazione del progetto Prosperius, i lavori continuano ad esser bloccati, compromettendo sia il recupero della struttura ospedaliera sia la bonifica e la valorizzazione dell’area circostante, aggravando di giorno in giorno l’immagine già tanto compromessa di quella porzione di area urbana.”
“Si trovi presto una soluzione – ha concluso Comandini – In caso contrario l’Esecutivo valuti la possibilità di annullare il bando del 2006 a favore di una nuova procedura d’appalto che possa, in tempi brevi, dare quelle risposte che tutti i sardi ed in particolare i cagliaritani attendono da tempo.” (red)