Un terreno, due appartamenti, un’autovettura ed una villa di tre piani sono stati sequestrati ad Attilio Cubeddu, latitante inserito nella lista dei latitanti di massima pericolosità del Ministero dell’Interno. Arzanese 69enne, alla macchia dal 6 febbraio 1997, già condannato per i sequestri di persona di Cristina Peruzzi, Ludovica Rangoni Machiavelli, Patrizia Bauer e Giuseppe Soffiantini.
Ieri, i carabinieri del Ros, con il supporto dei militari delle Compagnie di Lanusei e di Jerzu e dello squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, hanno eseguito il decreto emesso dal Tribunale di Roma in applicazione ad una misura di prevenzione patrimoniale proposta dalla Procura distrettuale antimafia di Roma. Un’indagine patrimoniale del Ros ha accertato che I beni mobili ed immobili ad Arzana e Gairo, per un valore di circa 800mila euro, sono nella disponibilità diretta ed indiretta di Cubeddu, attraverso i propri familiari. Un patrimonio, immobiliare e mobiliare, che è stato considerato di valore assolutamente sproporzionato rispetto alle sue reali possibilità e perciò ritenuto originato dal reimpiego dei proventi dei sequestri di persona per i quali è stato riconosciuto colpevole e condannato. La Procura di Roma, su istanza del Ros, ha riconosciuto la sua pericolosità sociale, qualificata evidenziata dalla particolare predisposizione al crimine e dall’efferatezza dei reati commessi, anche per il perdurare dello stato di latitanza. L’atto di sequestro rappresenta la prosecuzione di un analogo e specifico iter giudiziario, già intrapreso nel 2008 in Sardegna, ma interrotto perché la pericolosità sociale del latitante ed i gravi delitti sono stati commessi in territori (Emilia Romagna, Lazio e Toscana) che hanno reso incompetente l’Autorità giudiziaria isolana. (red)
(admaioramedia.it)
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