Artecracy è una testata giornalistica on line destinata primariamente all'arte contemporanea. Detto così suonerebbe come l'ennesima rivista di settore ultra specializzata, ecco, vorremmo che così non fosse.
L'arte contemporanea è indubbiamente difficile da comprendere, noi vogliamo fornire gli strumenti, soprattutto a chi non è avvezzo alla materia, per poter comprendere le opere d'arte del XXI secolo. Ciò non attraverso sterili descrizioni biografiche degli artisti, oppure dando dettagli specifici sui materiali utilizzati per realizzare le opere, bensì fornendo delle chiavi di lettura, delle personali interpretazioni: pura critica d'arte.
Il giornale è stato registrato in Sardegna e presenta, nonostante la vocazione internazionale, una sede redazionale ben nutrita a Cagliari. Tutti i giornalisti e collaboratori della sede cagliaritana (l'altra è a Milano) vengono da un'esperienza accademica ben precisa: dal Liceo Artistico statale ai corsi di laurea in Beni culturali e Storia dell'arte dell'Università del Capoluogo. Tuttavia è proprio da questo accademismo che ci si vuole liberare. Da una parte perché gli insegnamenti ufficiali non sono stati in grado di fornire delle esaustive panoramiche sullo stato dell'arte di oggi, dall'altra parte perché vorremmo tagliare, ancora una vola, i ponti con un passato ingombrante. Da qui il nome della rivista, una reinterpretazione in salsa anglosassone di Artecrazia, rivista ufficiale del Futurismo italiano, il movimento che per primo decise di recidere i legami con l'arte pregressa.
Siamo un gruppo di giovani, la cui età media è sotto i trent’anni, che ha deciso di allargare gli orizzonti, di dare, sempre più nel tempo, un taglio europeo alla testata – da qui l'estensione .eu presente nel dominio – perché siamo consci che il Vecchio Continente possa riprendere di diritto le redini dell'arte mondiale, anche quella odierna, fatta di affermazione e partecipazione collettiva. Il nostro modello non può essere, evidentemente, il progetto tecnocrate dell'Unione europea, bensì quello dei popoli che con le proprie differenti culture possano riconoscersi in un ideale comune.
Il giornale presenta rubriche dedicate all'arte astratta; all'arte dove il corpo umano gioca ancora un ruolo di primo piano; all'approfondimento di una determinata opera; alle elucubrazioni intorno all'arte, all'estetica e alla visione del mondo insita in ogni corrente artistica (weltanschauung); infine alle notizie di informazione sulle mostre ed eventi culturali nel mondo (new). Grazie alla partecipazione di alcuni ragazzi del giornale nel mondo dell'associazionismo studentesco è stato possibile fondare la testata anche grazie al contributo dell’Università degli Studi e dell’Ersu di Cagliari.
Stefano Cariello – Direttore responsabile Artecracy
(admaioramedia.it)