Si sente profumo di rimpasto in Giunta regionale, già rinviato più volte, ed il costituzionalista Gianmario Demuro non sembra aver brillato nelle stanze dell’Assessorato degli Affari generali, personale e riforme, soprattutto in queste ultime. Perciò, lui, scelto come tecnico, si dice, proprio dal collega professor Paci, ha bisogno di conquistare crediti. Ed ha colto al volo l’occasione di un’intervista concessa a L’Unione Sarda (19 settembre). Interpellato sulle servitù militari (tema eternamente caro ad una sinistra antimilitarista nell’anima) si è lanciato in un ricordo da militante ‘tuttodunpezzo’: «Giusto per capirci, le dico che da neolaureato (siamo nella seconda metà degli anni ’80, nda) fui tra quelli che proposero un referendum contro la base di La Maddalena. La Corte costituzionale lo bocciò dicendo che un trattato internazionale non poteva essere messo in discussione, nemmeno da un referendum consultivo. E sottolineo consultivo. Quindi usiamo gli strumenti che abbiamo. Per esempio possiamo dire allo Stato: “Rilevateci dal fronte, abbiamo già dato”. È Emilio Lussu, “Un anno sull’Altipiano”». In fondo, Emilio Lussu sta bene su tutto.
Ma il dettaglio non è sfuggito a chi quel referendum l’aveva promosso ed ora si interroga su questa ‘intima’ confessione: «Il dato più intrigante di un’intervista piena di acqua stantia è di tipo autobiografico – scrive Tonino Dessì, assessore regionale dell’Ambiente della Giunta Soru, poi ‘dimissionato’ dal Presidente – L’Assessore rivela di esser stato tra i promotori del referendum contro la base Usa di La Maddalena. Io tra i promotori c’ero, ma di lui non ricordo proprio. Mi appello alla memoria degli altri numerosi amici e compagni che animarono quella vicenda, perche la mia ormai sta rivelandosi debole. Sono anche tempi lontani: l’Assessore ricorda che era appena neolaureato e io mi domando come sia potuto sfuggirmi un giovane tanto promettente».
Appello raccolto immediatamente da Andrea Pubusa, altro giurista e storico esponente del Pci, che ha intinto la penna nel veleno: «Anch’io fui della partita e non ricordo la presenza fra i promotori dell’allora neodottor Demuro. Forse l’assessore voleva dire di aver condiviso la proposta referendaria e di essersi mobilitato per la raccolta delle firme. Il che è possibile. Invece, è sicuro che il professor Demuro è stato uno dei giuristi che ha collaborato alla scrittura della Legge statutaria di Soru (quella che codificava il conflitto d’interesse del Presidente e ne estendeva i poteri in danno del Consiglio), poi battuta dal referendum popolare e annullata dalla Corte costituzionale all’esito di una durissima battaglia, che ha visto te e me, insieme a tanti altri democratici, ancora una volta schierati in difesa della democrazia in Sardegna».
Arsenico
(admaioramedia.it)
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