Tabula rasa

12 Comments

  1. 1

    Rosario Russo

    MA QUALE RIMPATRI E TUTTA UNA FINTA FINCHÉ LE NAVI DELLA MARINA ITALIANA VANNO A RACCATTARE FINTI PROFUGHI VICINO LA LIBIA QUI NON CAMBIERÀ MAI NULLA

    Reply
  2. 2

    Dario Pacchiarotti

    Ma vengono tutti..tutti…da paesi dove non abbiamo rapporti diplomatici ?
    Non vi limitate al “mi piace” o “condividi” ma partecipate alla discussione. I vaffa non servono.

    QUESTO LINK DA LA RISPOSTA

    http://www.goodvisas.com/ambasciate-italiane/ambasciate-ditalia-in-africa/

    PROPOSTA PER RIDURRE GLI ARRIVI
    il richiedente asilo si dovrà recare PRIMA presso l’ Ambasciata Italiana.del suo Stato,di cui al nutrito elenco.
    Questa provvederà a rilasciare un permesso di espatrio verso l’ Italia…verificando prima identità ed eventuale pericolosità sociale..e i motivi della richiesta( escludendo quelli che non hanno diritto al titolo di rifugiato) il tutto corredato dal prelievo di impronte digitali e foto da inviare al Ministero degli Interni via e mail.
    Al loro arrivo…anche in caso di sottrazione del permesso , l’identificazione è solo da verificare.
    Così si ridurrebbero i tempi
    di permanenza nei centri (lager )di accoglienza ? E nelle strutture a volte di proprietà privata.
    Evitando innanzi tutto di costruirne altri con dispendio di altre risorse.
    E chi non ottiene il permesso,e saranno moltissimi,rischierà mai di perdere il danaro speso per il viaggio,avendo CERTEZZA di essere respinto ?
    Perciò chi è sorpreso in mare o sulle nostre coste…vedi barchini..senza quel documento…dopo la verifica ,
    deve essere immediatamente
    RESPINTO
    Altrimenti è invasione. Non è accettabile di non aver fin ora avuto notizie di intercettazione di questi naviganti prima che approdino CLANDESTINAMENTE sulle nostre coste.
    Questa è casa nostra…almeno si chieda il permesso.

    Non vi limitate al”mi piace” o “condividi” ma partecipare alla discussione.
    SE SBAGLIO CORREGGETEMI.

    Reply
    1. 2.1

      Rosario Russo

      QUESTO E BUSINESS TUTTO IL RESTO SONO CHIACCHIERE

      Reply
    2. 2.2

      Tonino Bullitta

      l’idea che suggerisci e’ la piu’ ovvia ma e’ quella che i nostri politici manco vedono,e’ piu’ umano andarli a prendere nelle coste libiche e piazzarli in uo dei tanti lager gestiti dalle coop loro amiche che fanno soldi a palate offrendo niente o quasi di umano.Ci stanno invadendo ed il governo ne e’ consapevole ma lo giustifica pure alla faccia di noi che paghiamo le tasse e siamo costretti a giacere per terra in un ospedale campano

      Reply
    3. 2.3

      Tina Brambilla

      Dario Pacchiarotti, e’ risaputo ormai da tempo, che i barconi che partono dalla libia non hanno bisogno di essere intercettati, perche’ non appena si trovano a 50 miglia dalla Libia, mandano SOS, e la ns marina parte immediatamente , e li porta in ìtalia, dove le fameliche coop, e le associazioni varie, nonche’ alberghi e strutture ricettive, fanno a gara a spartirsi i migranti, perche’ rendono fior di quattrini in finanziamenti pubblici. La questione dei rimpatri, penso sia soltanto propaganda, ma che invece, troverebbe il consenso della maggioranza degli italiani

      Reply
  3. 3

    Antonio Amsicora Sechi

    Il popolo Sardo spezza il pane con gli ospiti e a coloro che il padrone di casa gli apre le porte lo soccorre e lo aiuta….e dona se stesso…come è il DNA di ogni Sardo…. Ma qui le cose sono diverse un colonialista infame prepotente che ci occupa militarmente sfonda le porte per imporci gli ospiti…… Sardegna terra di contenimento… Sardegna come Australia del 1800 quando era colonia inglese…..

    Reply
  4. 4

    Mauro Piras

    una cosa e l’accoglienza di profughi che scappano dalle guerre ci mancherebbe altro non accogliere, un’altra cosa e invasione di migranti in un Isola che conta a mala pena 1.600.000 abitanti molti vecchi ed Emigrati sardi che che non può, contenere ,che crea sacche di poverta e guerra, tra poveri.POI vi e il nostro dramma dei migranti sardi scappano per lavoro e questi chi gli Aiuta.

    Reply
  5. 5

    Antonio Amsicora Sechi

    Quali barche dovremo affondare noi Sardi…?…chi ha mai detto una cosa del genere..?… Qui stiamo a puntare il dito alla luna ma continuiamo a guardare il dito….. Non vengono …questa povera gente ci viene portata da navi militari italiane…….se non riusciamo a capire questo …se no riusciamo a capire che ormai come quota siamo andati oltre quello che il nostro territorio può permettersi…che esiste una forzatura …gli italiani fanno gli splendidi ma sono dei figli di puttana…non sono diventati buoni …sono sempre gli stessi…quelli che ci manganellano ogni volta che noi Sardi proviamo a protestare

    Reply
  6. 6

    Antonio Amsicora Sechi

    Però e anche vero che l’anfibio militare italiano sfonda la nostra porta per imporci di ospitare…. Non funziona cosi…fanno gli eroi poi se ne lavano le mani parcheggiando questa povera gente nella loro “colonia”

    Reply
  7. 7

    Mario Pala

    Sapete cosa gli diranno, ad Algeri o Tripoli se volete che li riprendiamo pagate

    Reply
  8. 8

    Tina Brambilla

    Se i sardi hanno ripreso ad emigrare numerosi e’ dovuto al fatto che manca il lavoro, e non per farsi la gitarella credo sia inconfutabile.Cosa faranno le centinaia di immigrati o meglio clandestini che stanno traghettando nell’isola?

    Reply
  9. 9

    Rosario Russo

    SONO TUTTI FINTI PROFUGHI DA MANTENERE NEGLI HOTEL A SPESE DEI CONTRIBUENTI

    Reply

Rispondi a Mauro Piras Annulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

© Testata giornalistica registrata: Tribunale di Cagliari 43/1998. Webdev Antonio Palumbo