C’era una volta un pacifico condominio nel centro di Cagliari, nel quartiere di San Benedetto. Nell’ormai lontano 2015, qualche avveduta associazione onlus,‘affarista’ e ‘buonista’, ha pensato di prendere in affitto un appartamento, partecipando al bando della Prefettura con l’obiettivo di farlo diventare una struttura di accoglienza per immigrati.
Vista le difficoltà incontrate dalle Istituzioni nel trovare strutture ed il buon affare per chi accoglie, è accaduto l’imponderabile: in un appartamento di circa 100 mq, all’ultimo piano del palazzo, vengono ospitati una ventina di richiedenti asilo. Nei mesi seguenti, nel condominio è accaduto di tutto un po’: lancio dell’immondezza dalle finestre, schiamazzi vari, qualche rissa, tracce di sangue nelle scale, interventi frequenti della Polizia, viavai a tutte le ore degli amici degli ‘ospiti’, con assembramenti inquietanti nell’androne e nelle scale. Eventi non proprio graditi, tanto che alcuni affittuari di altri appartamenti del palazzo hanno deciso di cambiare aria e dopo qualche tempo il palazzo si è svuotato. Alcuni di quegli appartamenti risultano ancora sfitti, con evidenti possibilità che possano finire nel mirino degli ‘affaristi’ che partecipano ai bandi della Prefettura, con buona pace dei pochi residenti che hanno resistito e dei proprietari che non hanno potuto abbandonare le loro mura. Potrebbero provare il brivido di vivere dentro un Cas (Centro di accoglienza straordinaria) per immigrati, senza saperlo o comunque senza averlo deciso.
Solitamente, nel centro delle città, in pochi sanno cosa accade nel palazzo vicino, perché una regola fondamentale – come raccontano i ben informati, appositamente suggerita – è la segretezza sugli alloggi destinati all’accoglienza. Ormai, in Prefettura preferiscono che i partecipanti al bando scelgano appartamenti privati piuttosto che grandi strutture (troppo visibili e probabile destinatari di proteste, difficili da gestire), preferibilmente lontani dai quartieri popolari delle città (quindi meglio al centro), insomma in zone dove il timore di proteste è assolutamente minore rispetto ai quartieri più difficili: “La gente lì si difende con gli avvocati, non con le spranghe”, raccontano sempre i ben informati sia un tipico consiglio per gli ‘affaristi’.
Troppo facile per qualcuno dire che l’accoglienza degli immigrati sta creando economia (ebbene sì, i vertici di alcune associazioni del terzo settore dicono anche questo, citando buste paga e spiegando come produrre contributi da questa attività…), senza considerare le conseguenze nel medio termine sul tessuto economico e sociale dei quartieri e delle città: per esempio, tralasciando l’arcinota insicurezza, un inevitabile crollo del valore degli immobili adiacenti alle strutture prescelte ed una graduale sostituzione dell’attuale popolazione residente in alcune zone delle città. Quei cittadini che mantengono vivi i quartieri dove hanno sempre abitato, comprando il giornale, facendo la spesa al market sotto casa, la colazione al bar o andando in pasticceria ed in panetteria. Al loro posto, arriveranno inesorabilmente decine di persone, mantenute dai soldi pubblici, che quindi non hanno capacità di spesa, che annoiate stazionano nelle panchine delle piazze, agli angoli delle strade e davanti ai negozi a chiedere l’elemosina. Lentamente, com’è accaduto in quel famigerato pacifico condominio, i residenti tenderanno ad abbandonare le loro case, chiuderanno i negozi, alcuni quartieri rischieranno di trasformarsi in ghetto. Visione pessimista? Catastrofista? Chissà…??? Eppure, vedendo cosa è successo in alcuni quartieri delle città del Belgio o della Francia, sembrerebbe semplicemente lungimiranza. Meditate gente, meditate…
Arsenico
(admaioramedia.it)
2 Comments
Antonio Giua
in Belgio non hanno l’immigrazione di Cagliari.Di situazioni come queste non ne ho visto ,non esistono i vu cumpra e i neri sono integrati perfettamente.
POETA
SPAVENTOSO!!! MI CHIEDO QUANDO UN REGIME IMPONE IN UN PAESE CHE NON HA LAVORO NE SPAZIO DEGLIS TRANIERI PER LUCRARCI NON PUO CHE FARE SCELTE SCELLERATE CHE DANNEGGIANO LA QUIETA, LA SICUREZZA, E LA LIBERTA DEI CITTADINI??? MA POSSIBILE CHE TANTI ANCORA NON CAPISCANO?? COSA ASPETTINO CHE IL REGIME LI TOLGA LAVORO, PENSIONE E CASA PER DARLA AGLI STRANIERI APPENSA IMPOIRTATI A FORZA?????