Che l’ironia difetti ai ‘sinistri’ è cosa risaputa. Basterebbe ricordare la querela di D’Alema per una vignetta di Forattini sulla famigerata lista Mitrokhin. Ad Arbus, però, si è superata la più fertile immaginazione, ed il vicesindaco Michele Schirru, per rispondere ad un ironico post su due cartelli stradali contraddittori, scritto da Gianni Lampis, consigliere comunale di opposizione, ha dovuto controllare il calendario e rispolverare qualche libro di storia del secolo scorso.
“Destra o Sinistra, è un dubbio amletico, contemporaneo come l’uomo del neolitico! Scusi, per l’info point da che parte?”, aveva chiesto Lampis, pubblicando la foto di due cartelli che con la freccia indicavano due direzioni opposte. Mal gliene incolse: non si scherza sulle cose serie. Schirru, forte delle lezioni di storia dell’immarcescibile antifascista in servizio permanente, il deputato ex Sel Michele Piras (del quale il giovane amministratore è assistente parlamentare), ha immediatamente arruolato lo sfrontato oppositore nei Fac (Fasci arburesi cartellonisti), che durante la notte girano il paese per modificare la segnaletica stradale e mettere in difficoltà gli avversari politici: “Qualche fascista della strada ha ben pensato di stracciare la copertura provvisoria della freccia per consentire a qualche fascista del web di denigrare il nostro paese per queste piccolezze”.
Il novello Sherlock, non soddisfatto di aver scoperto la ‘cellula eversiva’ notturna che turba il sonno del centrosinistra arburese, dopo una rapida controllata alle feste comandate, ha affondato il colpo: “Capisco che i fascisti 2.0, presi dalla vergogna vogliano distogliere l’attenzione da una giornata importante come il 25 aprile”. E quindi, tronfio dell’operato dell’Amministrazione di Arbus, verosimilmente con le stesse mani con le quali ha vergato il post, armato di nastro adesivo e cartoncino, ha coperto la freccia errata, risolvendo l’errore e pubblicando la foto sul suo profilo: “Il cartello ‘della discordia” è di nuovo ricoperto, così come dal giorno in cui è stato cambiato il verso della freccia in attesa di essere trasferito dall’altro lato della strada”.
Insomma, un raro esempio di efficienza amministrativa: un cittadino segnala un problema e l’amministratore provvede a risolverlo. Ma se il cittadino è un oppositore, allora diventa fascista, manipolatore e vigliacco, all’insegna di un “contro i fascismi di ieri e di oggi”, che ci sta sempre bene.
Arsenico
(admaioramedia.it)