Un appuntamento consolidato, che dal 1972 allieta l’autunno barbaricino, attraverso suoni, colori e profumi di una comunità che apre le porte ai visitatori, in nome dell’ospitalità incondizionata che da sempre la caratterizza. Ad Aritzo, la Sagra delle castagne e delle nocciole non è solamente uno degli eventi più attesi dell’anno, ma soprattutto storia.
Dal corso Umberto alle viuzze in lastricato, un viaggio alla scoperta dei prodotti enogastronomici e artigianali isolani, con gli immancabili spazi dedicati all’arte e alla cultura. Si apre oggi con il convegno “Apologia della bellezza: l’uomo e il paesaggio” , alle 9,30, nell’auditorium dell’Istituto Maxia, che vedrà confrontarsi esperti, rappresentanti istituzionali e studenti, su un modello di sviluppo sostenibile per il comprensorio zonale. Da domani, la manifestazione entrerà nel vivo con l’apertura di stand, mostre di scultura, pittura e l’esposizione delle opere del pittore locale Antonio Mura (dalle 10). A seguire, l’esibizione itinerante del coro polifonico Bachis Sulis (16,30), la distribuzione gratuita in piazza di castagne e vino novello (domani dalle 17 e domenica dalle 11,15) e il concerto della band anni ’60 I Camaleonti nel belvedere del Bastione (a partire dalle 22). Oltre all’apertura degli stand (alle 9) la mattinata di domenica sarà caratterizzata dalle sfilate della banda musicale e dei gruppi folk lungo le vie dell’abitato (10,30 e 11,00). Dal pomeriggio, spettacoli folkoristici, etnici, comici e cabaret. Immancabili le escursioni guidate ai castagneti di “Geratzia” (domani e domenica dalle 9 alle 16). Tra le novità della due giorni, la degustazione del torrone, preparato al momento dai mastri dolciari.
“Siamo pronti per questo intenso fine settimana – spiega Gualtiero Mameli, sindaco di Aritzo – ci avviamo a concludere gli ultimi ritocchi legati a logistica e gestione del traffico. E’ da ritenersi estremamente positivo il contributo delle associazioni aritzesi, attive nei preparativi e nella promozione dell’immagine del territorio. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: puntiamo a coinvolgere i visitatori attraverso le eccellenze paesaggistiche, culinarie, artigiane e il calore della popolazione. Oltre alle varie mostre, saranno visitabili la casa Devilla e il Museo etnografico, situato nella nuova sede del parco di ‘Pastissu’, all’ingresso del paese giungendo da Cagliari. All’interno del municipio, oltre ai quadri di Mura, degli appositi pannelli racconteranno la storia della Sagra dalle origini ad oggi. Domenica, non mancheranno i Tumbarinos di Gavoi, e nella serata diversi artisti regionali. Speriamo che le condizioni meteorologiche siano favorevoli, garantendo così un successo di quest’edizione.”
Giorgio Ignazio Onano
(admaioramedia.it)