Che siano sotto forma di confettura, caramellati o gustati semplicemente secchi con un bicchiere di malvasia, i fichi sono tra i frutti più amati dell’estate, gustosissimi, ricchi di benefici e dalle mille proprietà nutritive: sono fonte di fibre, di energia, di calcio e di polifenoli naturali che garantiscono una buona funzione antiossidante; fortificano il sistema immunitario, aiutano la pelle e sono consigliati contro i problemi digestivi e diabetici.
Questo prelibato frutto è diffusissimo in Sardegna, sopratutto nella costa sud occidentale dove possiamo trovare il fico nero di Chia (Domus de Maria), che sarà al centro di un progetto di ricerca sulla relazione tra alimentazione, stili di vita e vecchiaia promosso dalla Comunità mondiale della longevità, presieduta da Roberto Pili, medico cagliaritano culturalmente impegnato nella promozione della salute e del benessere e fondatore dell’associazione ‘Medicina sociale’.
“Il consumo regolare dei fichi di Chia, particolarmente gustosi e nutrienti grazie all’ambiente in cui crescono, rappresenta una vera ricetta di salute sperimentata con successo da millenni dagli abitanti di questa zona della Sardegna – spiega Pili – Ricchi di vitamine, calcio, minerale essenziale per il benessere di ossa e denti, di potassio e luteolina, controllano la pressione e prevengono le malattie cardiache degli occhi, stimolano le difese immunitarie, sono antitumorali e al contrario di quanto si pensi sono a medio gradiente glicemico: 50 calorie per 100 grammi. Inserire nella propria alimentazione un fico fresco o secco comporta un importante apporto di elementi nutritivi e antiossidanti in grado di prevenire malattie e tumori, una vera ‘ciboterapia’ capace di garantire una lunga vita in salute”.
Il progetto è nato grazie all’accordo sottoscritto con il Comune di Domus de Maria che fa parte cintura dei ‘Comuni della longevità’:“Durante gli scavi nell’acropoli di Bithia, città fenicio punica dell’ottavo secolo a.C. situata nel promontorio di Chia, è stato ritrovato un fico di ceramica votivo, a testimonianza del fatto che il fico ha una storia lunghissima e sarà presto esposto nella casa museo di Domus de Maria. Puntiamo molto su questa eccellenza per la nostra economia e la promozione del turismo non solo balneare e storico naturalistico ma anche della salute, dell’ambiente e dell’alimentazione”.
Attualmente i partner della Comunità mondiale della longevità sono la Provincia di Cagliari, la Provincia dell’Ogliastra, le aree della longevità di Okinawa in Giappone e della Corea del Sud: lo scopo prefissato dalla comunità è quello di raccogliere le conoscenze attuali nel campo della longevità, della salute, del benessere, dell’invecchiamento attivo e sano e diffonderle in tutte le fasce d’età, dai bambini agli anziani.
Martina Corrias
(admaioramedia.it)