A mente fredda ho fatto alcune riflessioni post alluvione per non farci più trovare impreparati. Se non c'è scappato il morto probabilmente lo dobbiamo alle allerta continue della Protezione civile e alle ordinanze dei Sindaci, che, pur creando qualche problema alle famiglie (soprattutto a chi ha figli), erano doverose e opportune.
I Sindaci non possono essere il parafulmine della ‘irresponsabilità’ (nel senso di incapacità di assumersi una responsabilità) di un sistema di allerta che deve essere necessariamente migliorato. Non è possibile né pensabile che ogni qual volta scendono due gocce dal cielo, e anche quando non scendono, intere città si blocchino.
Le previsioni dell'Aeronautica militare di Decimomannu si sono rivelate più precise di quella della Protezione civile, ma a quanto pare qualcuno se ne vuole disfare e presto la rimpiangeremo. Negli ultimi lustri, e non ieri né qualche anno fa, ci siamo ‘mangiati’ troppo territorio e, in alcuni casi, stiamo continuando a farlo senza pudore. Per non far morire l'edilizia, e quindi tutto il resto, sarà il caso di iniziare a programmare interventi di recupero, riqualificazione sostenibile, cioè rendere qualcosa qualitativamente migliore, e valorizzazione dell'immenso patrimonio immobiliare oggi esistente. Oggi esiste il concreto rischio che sfruttando la logica emergenziale si faccia non ciò che è giusto fare, ma ciò che conviene fare… ai soliti noti
Paolo Truzzu – Consigliere regionale Fratelli d’Italia
(admaioramedia.it)
6 Comments
Antonio Usai
Antonio Usai liked this on Facebook.
Alessandro Porcedda
Alessandro Porcedda liked this on Facebook.
Elena Iriana
Elena Iriana liked this on Facebook.
Betty Fidio
Betty Fidio liked this on Facebook.
Angelo Fancello
Angelo Fancello liked this on Facebook.
Anna Lucia Puddu
Anna Lucia Puddu liked this on Facebook.