Approvato all’unanimità dalla Commissione Bilancio, con il parere favorevole della Giunta regionale, un emendamento alla Finanziaria 2016 presentato dal capogruppo di Sel, Daniele Cocco, che prevede la concessione ai giovani sardi che intendono dedicarsi all’agricoltura di terreni pubblici di proprietà della Regione.
“Un voto importante – ha sottolineato l’esponente di Sel – che consentirà di raggiungere due obiettivi: favorire l’insediamento dei giovani in agricoltura e contenere il consumo di suoli agricoli vincolandone la destinazione d’uso. Le agevolazioni saranno destinate ad aspiranti agricoltori con meno di 40 anni di età, con la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo, o a soggetti con più di 40 anni che, pur esclusi dalle agevolazioni della legislazione nazionale, potranno accedere alle graduatorie per la locazione dei beni”.
“In Sardegna ci sono tantissimi terreni incolti che potrebbero rappresentare un’importante occasione di lavoro per i giovani disoccupati – ha aggiunto Cocco – La norma infatti potrebbe agevolare l’applicazione delle disposizioni sull’insediamento dei giovani in agricoltura previste nel nuovo Piano di sviluppo rurale. Le terre concesse ai giovani rimarranno in mano pubblica: obiettivo della norma è infatti quello di evitare speculazioni e favorire il rilancio dell’agricoltura. Per questo saranno previste solo concessioni in locazione a differenza di altre regioni che hanno sperimentato questo percorso”.
La proposta ha trovato consenso anche nei banchi dell’opposizione di centrodestra: “Mi trova d'accordo – ha detto Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz – la proposta di concedere i terreni demaniali regionali a vocazione agricola ai giovani sardi che vogliano intraprendere un'impresa agricola. Ma suggerisco di introdurre nella proposta di legge un concetto chiaro: i terreni vadano esclusivamente a giovani sardi disoccupati e a qualcuno non venga l'idea di destinarli agli stranieri ospiti dei vari centri di accoglienza dislocati un po’ ovunque in Sardegna. Pertanto, propongo di destinare tali terreni solo esclusivamente ai giovani nati in Sardegna che abbiano la residenza da almeno 10 anni in un comune appartenente al territorio regionale. La destinazione di terre incolte di proprietà della Regione a giovani disoccupati, dando priorità ai padri di famiglia, è intelligente e potrebbe essere una risposta concreta alla disoccupazione di tantissimi giovani. L'importante è che l'intervento sia destinato ai giovani sardi". (red)
(admaioramedia.it)
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