In una delle ultime sedute prima delle vacanze estive, il Consiglio regionale ha approvato la legge regionale in materia funebre e cimiteriale, proposta dal consigliere del Pd, Piero Comandini, che regolamenta il settore “nel rispetto – recita l’articolo 1 del provvedimento – della dignità, delle convinzioni religiose e culturali e del diritto di ognuno di poter scegliere liberamente la forma di sepoltura, la cremazione e la destinazione delle ceneri”.
La Sardegna è arrivata tra le ultime regioni a legiferare in materia, normando l’intero comparto stabilendo i compiti della Regione, degli enti locali e dell’Azienda per la tutela della salute (Ats), ma la legge non ha incontrato unanimi consensi tra gli operatori del settore ed alcuni dubbi sono stati avanzati da Paolo Truzzu e Gianni Lampis, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia: “La legge affossa le piccole attività e seppellisce ogni forma di concorrenza, inoltre potrebbe essere impugnata dal Governo”.
La legge prevede che le piccole agenzie funebri, che non hanno un carro di proprietà, debbano rivolgersi obbligatoriamente ai consorzi per noleggiarlo: “Peccato che i consorzi in Sardegna siano solo due – ha evidenziato Truzzu – possano quindi dettare il prezzo del carro, senza concorrenza alcuna, e costringano le realtà minori a pagare la cifra imposta. Unica alternativa la chiusura dell’attività. In passato, invece, le piccole società senza carro funebre, quasi tutte quelle che operano nei piccoli centri dell’Isola e che effettuavano pochi seppellimenti, lo noleggiavano dalle agenzie più strutturate, scegliendo il prezzo più conveniente”.
“La legge regionale – ha aggiunto Lampis – rischia di creare un cartello che imponga costi fissi e troppo alti per le realtà minori e impedisce qualsiasi forma di concorrenza tra agenzie. In Calabria, proprio per queste ragioni, una legge regionale simile è stata impugnata dal Governo. Perciò, la Sardegna dovrebbe rivedere le norme relative al noleggio dei carri funebri, prima che Roma blocchi l’intero provvedimento di riordino, atteso da anni dalle agenzie del settore”. (red)
(admaioramedia.it)