Nella sfida tra assessore dei Trasporti Deiana e primi cittadini del Nord Sardegna per le scelte che riguardano il futuro dell’aeroporto di Aghero, anche i rappresentanti dell’opposizione si schierano coi primi cittadini. Per Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, “gli alibi sono finiti, c’è un intero territorio mobilitato, la Giunta la smetta di giocare a nascondino e prenda delle decisioni. Da due anni e mezzo tirano a campare tra un’accusa, un annuncio ed una scusa per non fare nulla. Se non sono capaci o non hanno la volontà di assumere le decisioni di competenza, tornino a fare i brillanti professori nei convegni o dietro una cattedra universitaria. Il Nord Sardegna e l’isola tutta non possono aspettare che loro abbiano finito di leggere, dopo due anni e mezzo, il libretto delle istruzioni per governare”.
Dito puntato contro la Giunta regionale anche da parte del capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni: “Ha il dovere di intervenire con assoluta urgenza per salvare l’aeroporto di Alghero, che versa in situazione di crisi anche a causa delle disastrose politiche regionali in materia di trasporto aereo, ma è sbagliato continuare ad affrontare i problemi degli aeroporti sardi limitandosi a tamponare le emergenze e scansando i compiti di programmazione che pure sono in capo alla Regione. Le esperienze della Corsica e delle Baleari evidenziano che puntare su un maggior numero di scali, diffusi capillarmente sul territorio e operanti in un’ottica di sistema anziché di concorrenza, consente di incrementare l’attrattività dell’industria turistica, distribuendo i flussi su tutti i territori, compresi quelli rimasti finora esclusi, e contribuendo alla tanto decantata destagionalizzazione. I problemi che investono l’aeroporto di Alghero fanno seguito a quelli che hanno già travolto gli scali di Oristano e Tortolì. Il sistema aeroportuale sardo deve essere ripensato come un soggetto unico, frazionato sul territorio in cinque scali ma con una programmazione unitaria in capo alla Regione”.
“La peggiore gestione sui trasporti in Sardegna – ha commentato l’europarlamentare del Ppe, Salvatore Cicu – Il fallimento di Alghero è la pagina più disastrosa per la mobilità sarda. Siamo di fronte ad una politica sorda alle istanze del territorio, inadeguata nel dialogo con le low cost e priva di una proposta di programmazione turistica che possa rendere competitivi gli scali sardi e vantaggiosa la permanenza delle compagnie aeree. La protesta a cui assistiamo in queste ore non solo è legittima, ma anche doverosa per spronare il governo regionale ad un intervento immediato che salvi le sorti dello scalo algherese. La Giunta ha inseguito una politica di privatizzazione assurda, senza alcuna concertazione con gli attori del territorio e senza progetti validi e leggibili. È una politica lontana dal territorio e completamente disallineata con gli interessi della comunità. Il problema vero, infatti, è l’indebolimento competitivo dell’aeroporto algherese. Da gennaio ad agosto sono stati persi 260mila passeggeri. È evidente che senza crescita, né incentivi non ci può essere una volontà di permanenza nello scalo. Occorre una ricapitalizzazione vera ed immediata, che non sia figlia di subordinazioni al governo nazionale ma gestita nell’interesse dei sardi”. (red)
(admaioramedia.it)