Preparazione, formazione e competenza con il sigillo di una tradizione che vive e si perpetua da anni. Procedono in questi giorni a ritmo serrato negli uffici della Direzione marittima di Cagliari gli esami per il conseguimento dei titoli professionali marittimi di ufficiale e primo ufficiale di coperta e di macchina e le relative certificazioni.
Un carnet di titoli e di qualifiche di prestigio e insieme di grande responsabilità che impegna la vita e le abilità dei 195 marittimi che nello scorso mese di ottobre hanno sostenuto la prima prova scritta di lingua inglese. Un appuntamento che periodicamente impegna in un ingente sforzo organizzativo il personale della Direzione marittima, cui spetta il non facile compito di selezionare gli uomini e le donne che potranno fregiarsi di uno status non soltanto professionale di pregio: un titolo che richiede come poche altre realtà professionali competenze, capacità e conoscenze imprescindibili per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.
Ad essere impegnati in questa difficile prova sono 195 marittimi che nell’arco di complessivi sei giorni hanno già sostenuto nello scorso mese di ottobre la prima prova scritta e che in questi giorni fanno ritorno nel Capoluogo per affrontare la seconda sessione di esami e sostenere, a una media di cinque per volta, la prova pratica e l’esame finale. Una sessione a tutt’oggi in corso e che, dopo la pausa prevista per le festività natalizie, riprenderà a gennaio. Gli aspiranti ufficiali – coperta (115) e macchina (80) – che ambiscono al passaggio di grado sono tutti già da tempo pienamente inseriti nel mercato del lavoro, con un imbarco pronto che ne attesta la preparazione e la competenza anche pratica già acquisita. Un’ondata di storie, di speranze e di ambizioni che si è riversata negli alberghi e nei bed & breakfast del Capoluogo con la propria carica di vitalità e di aspettative per il buon esito di una prova determinante per la propria carriera di marittimi, ma soprattutto per la propria vita. Un patrimonio di tanta vita vissuta e tantissima da vivere che, per gli strani inciampi del destino, ha incrociato la vita di tanti professionisti del mare che quel tratto di strada, a suo tempo, affrontarono e superarono con le stesse ambizioni e le stesse aspettative. Un’esperienza vissuta dai tanti decani della delegazione di Cagliari del Collegio nazionale Capitani di lungo corso e macchina, che hanno ricevuto in visita alla spicciolata numerosi dei candidati di oggi, in uno scambio di opinioni, convincimenti e contributi personali che hanno avuto il merito di stimolare un costruttivo confronto di idee sulle problematiche e le criticità di un settore, quello marittimo, cruciale per l’economia e lo sviluppo complessivo del Paese eppure ancora bistrattato o sottovalutato nella sua portata dirompente.
A misurarsi in questa fondamentale prova, insieme ai circa quaranta sardi, provenienti per la gran parte da Carloforte, Porto Torres e Cagliari, una nutrita rappresentanza geografica proveniente dagli storici avamposti marittimi del Meridione: Campania, Puglia e Sicilia. Quanto alla compagine dei sardi, giova sottolineare il contributo formativo determinante offerto a venti allievi ufficiali isolani dalla Fondazione Mobilità Sostenibile Sardegna “MoSoS” di Cagliari, che hanno tutti preliminarmente superato la prova con ottimi risultati. Una realtà didattico-formativa, l’istituto tecnico superiore MoSoS, che ormai da diversi anni accompagna gli studenti diplomati degli istituti nautici dell’Isola in un percorso di istruzione e avviamento al lavoro di eccellenza nell’ambito della mobilità sostenibile. Una realtà capace di riuscire in pochi anni nella non trascurabile impresa di garantire in pianta stabile a 80 giovani diplomati sardi un imbarco, un posto di lavoro, un futuro che oggi è già presente.
Nicola Silenti
(admaioramedia.it)