“Che senso ha assegnare l'incarico di responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza nella Asl 8 all'Argea, l’Agenzia regionale per la gestione e l’aiuto all’agricoltura?”. Lo ha chiesto Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione rivolta all’assessore alla Sanità, Luigi Arru, dopo che la Asl 8 di Cagliari ha stipulato con l’Argea una convenzione per attività di consulenza e collaborazione per l'affidamento dell'incarico di responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza all’agenzia regionale.
“La legge prevede che un incarico del genere sia affidato a un dirigente di prima fascia interno all'azienda oppure a un dirigente esterno, fornendo adeguata motivazione in delibera, come più volte ribadito dal l'autorità anticorruzione – ha spiegato Truzzu – È grave, perciò, che la Direzione aziendale della Asl 8 non abbia fornito alcuna motivazione specifica nella delibera di affidamento dell'incarico. Siamo al paradosso per cui il primo atto di chi è stato nominato come garante dell'anticorruzione e della trasparenza dovrebbe essere quello di autodenunciarsi, proprio perché non è regolare l'iter con cui è stato scelto. Inoltre, siccome la convenzione con Argea ha tutta l'aria di una consulenza, la Asl avrebbe dovuto, come prevede la legge, indire una manifestazione d'interesse e aperta a tutti, anche perché non si capisce sulla base di quale criteri la convenzione viene stipulata con Argea e non con Area, o con l'Agenzia nazionale della Sanità”.
La nomina non sarebbe conveniente neanche dal punto di vista della spesa pubblica: “Il costo di questa consulenza è di 13mila euro – ha segnalato l'esponente di FdI – Fatto che sembra cozzare con la necessità e il principio più volte sbandierato di contenere le spese in ambito sanitario. Infatti, se l'incarico fosse stato conferito a un dirigente della Asl 8 tale somma sarebbe stata risparmiata, perché il nuovo incarico sarebbe rientrato tra quelli previsti per i dirigenti dell’Azienda. Sarebbe bene che l'assessore Arru facesse ritirare la delibera in autotutela, prima che la stessa venga segnalata al commissario anticorruzione, Raffaele Cantone”. (red)
(admaioramedia.it)
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