Prosegue l’esame, da parte della Commissione Sanità del Consiglio regionale, della proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera presentata dalla Giunta Pigliaru. Ipotesi finora fortemente contestata anche dagli amministratori pubblici per i forti tagli nei territori.
Lo scorso giovedì, è stata approvata una proposta di emendamento sugli ospedali di zona disagiata che è stato accolto con preoccupazione dai primi cittadini di alcuni piccoli centri, che hanno lamentato la poca chiarezza del testo: “Sembra emergere la chiusura del reparto di Chirurgia e la previsione della sola Chirurgia programmata (‘interventi in day-surgery e/o in week-surgery con attività non prettamente di urgenza – verrà garantito solo un supporto specialistico per le urgenze di bassa complessità”) – hanno commentato i sindaci dei Comuni di Isili, Luca Pilia, di Genoni, Roberto Soddu, di Serri, Samuele Gaviano, di Nurallao, Rita Porru, e di Villanovatulo, Pino Loddo – L’area di degenza per i pazienti chirurgici sembra assicurata da un numero dei posti letto non quantificati all’interno, sembrerebbe, del reparto di medicina”.
“Preoccupa anche – hanno aggiunto i cinque Primi cittadini – il destino del laboratorio Analisi, che cesserà la sua attuale funzione per essere sostituito da “un Poct per gli esami di diagnostica di laboratorio”. Si registra infine un calo di posti letto in medicina passando dagli attuali 25 a 20”. “Purtroppo, c’è ancora poca attenzione da parte della Regione verso il presidio ospedaliero San Giuseppe di Isili. Chiediamo di rivedere le posizioni sugli ospedali di zona disagiata e di affrontare in maniera chiara e trasparente l’argomento. Ci auguriamo quindi che il testo venga modificato dal Consiglio regionale e venga riconosciuto, anche ai cittadini di questo territorio, il sacrosanto diritto alla salute”. (red)
(admaioramedia.it)