Dopo che il Tar Sardegna ha respinto il ricorso promosso dalla società Elitaliana, accogliendo le tesi dei legali dell’Ats e confermando la legittimità del bando di gara per l’elisoccorso regionale portato avanti dalla Assl di Olbia. Perciò, l’Ats ha potuto procedere ad aggiudicare la gara.
Secondo il capitolato di gara, il servizio sarà effettuato su tre basi: Cagliari Elmas ed Alghero Fertilia (entrambi h 12) e Olbia Costa Smeralda (h24). L’aggiudicatario dovrà fornire 3 elicotteri tecnicamente attrezzati (“Hems”, Helicopter emergency medical service) , oltre al personale di volo e tecnico dotato di adeguata competenza ed esperienza, mentre il personale sanitario sarà a carico del servizio sanitario regionale. Ad aggiudicarsi la gara è stata la Airgreen srl: il contratto è per un importo totale di quasi 58 milioni e mezzo di euro (ribasso d’asta del 12,4%), quindi 8 milioni e 315 mila annui.
“Avere per la prima volta nella storia di questa Regione un servizio di elisoccorso dedicato significa toccare con mano i primi risultati del sistema sanitario a rete che sapevamo essere l’unico possibile e sul quale abbiamo puntato tanto – ha detto il presidente Pigliaru – L’Areus e l’elisoccorso iniziano a rendere concreta la visione che abbiamo portato avanti fin da subito: una sanità ragionevole in cui si supera la demagogia delle ‘eccellenze ovunque’ per creare un modello che permetta a tutti i cittadini ‘eccellenze raggiungibili’ nei tempi rapidissimi stabiliti dagli standard internazionali”.
“Un risultato ritenuto strategico – ha aggiunto l’assessore della Sanità, Luigi Arru – nella convinzione che un servizio come quello dell’elisoccorso sia fondamentale per la sanità sarda. Ci siamo fatti affiancare dall’Anac perché eravamo di fronte ad un bando europeo importante ed era doveroso garantire la massima trasparenza. Non siamo stati né bacchettati né bloccati dall’Anticorruzione, ma accompagnati fino al raggiungimento di questo traguardo mai raggiunto prima”.
Soddisfazione anche da parte del direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano: “Finalmente possiamo dire con soddisfazione che i cittadini sardi avranno a disposizione un fondamentale servizio di altissima qualità e che si è ottenuto complessivamente un risparmio di circa 10 milioni rispetto alla base d’asta. Non solo, dai calcoli dei nostri tecnici, l’esito della bando ci conforta anche in considerazione della spesa del servizio per ora di volo che si attesta come tra i più bassi su tutto il territorio nazionale”. Infine, il direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti, che gestirà il servizio, ha parlato del personale: “Abbiamo avuto 185 domande per lavorare nella nuova azienda, la maggior parte presentate da medici”.
Per l’ex governatore, Ugo Cappellacci (Forza Italia), si tratta di “un appalto scandaloso. Il progetto precedente prevedeva 2 basi contro le 3 attuali, copriva il 94% del territorio contro l’84% del modello ‘Arru’, costava 6-7 milioni l’anno: tra i 21 e i 37 milioni di euro in meno e utilizzava proprie elibasi e non gli aeroporti (ulteriore spreco di 7,2 milioni in 8 anni) rispetto a quello voluto dalla Giunta Pigliaru”.
“Fu lo stesso assessore – ha ricordato – a confessare che diverse zone della Sardegna sono raggiunte solo dopo la mezz’ora di volo, con conseguenze gravissime per il malcapitato di turno, che per ogni minuto di attesa in più potrebbe avere compromissioni irreversibili degli organi vitali. Individuare le basi negli aeroporti significa pagare oltre 900mila euro l’anno alle società di gestione, mentre per realizzare una base di proprietà regionale sarebbero bastati 600mila euro e tre mesi di lavoro per realizzarla. Per di più un elicottero posizionato in un aeroporto deve attendere i passaggi dei voli di linea prima di poter decollare o atterrare, con immaginabili conseguenze sui tempi di decollo, soprattutto sugli aeroporti iperaffollati come Elmas e Olbia”.
“L’assessore Arru, ‘noto asso del volo’ – ha concluso Cappellacci – ha scelto un’impostazione più costosa e meno efficiente. Attendiamo inoltre maggiori informazioni su come, dove e da chi sarà fatta la formazione al personale sanitario dedicato al servizio di elisoccorso. Le dichiarazioni sul reclutamento del personale hanno il retrogusto della campagna elettorale e sicuramente vanno oltre quanto è previsto dai contratti. Manca infatti il coinvolgimento dei medici dell’emergenza territoriale. Un servizio che costa di più e che non garantisce gli stessi tempi di intervento di quello individuato dal nostro gruppo di lavoro in precedenza”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Aldo Manunza
Se fosse come dice lui ci sarebbe già mezza rivoluzione. Ma a quanto pare a molti da fastidio quando le cose vengono fatte bene!! Pensi piuttosto a quando era lui in Regione