"É opportuno ripristinare l’Unità operativa per le dipendenze così come era prevista in origine, considerando che l’attuale situazione contravviene alle direttive nazionali e regionali in materia di dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo." Lo ha chiesto Piero Comandini, consigliere regionale del Partito democratico, primo firmatario di un'interrogazione all'assessore della Sanità, Luigi Arru, che denuncia i disagi subiti dai pazienti e dalle loro famiglie, dopo la delibera della Asl 8 del 2013 che ha stabilito la soppressione dell’Unità per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo, accorpandola al Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici.
L’Azienda sanitaria locale di Cagliari, nel 2007, avviò una serie di iniziative che si concretizzavano in diverse attività che andavano dalla prevenzione fino alla riabilitazione dei soggetti con problemi da dipendenze, attraverso interventi medici e psicosociali basati sia sul lavoro di rete nella comunità, sia su un approccio ecologico-sociale, elaborato da Vladimir Hudolin, membro dell’Organizzazione mondiale della sanità.
"L’Unità operativa di Cagliari – ha spiegato Comandini – rappresentava l’unica realtà regionale organizzata e rispondente ai criteri nazionali per il trattamento dei problemi di dipendenza in sedi diverse dagli ambulatori dei Ser.D. ed era diventata un punto di riferimento per associazioni, enti locali, scuole e tribunali, rappresentando un modello di eccellenza a livello regionale e nazionale. Non doveva in alcun modo essere soppressa o tantomeno assorbita in una struttura a connotazione psichiatrica." (red)