"Dato che le decisioni che più incidono sulla pelle dei Sardi vengono assunte sempre in altra sede, senza alcuna trasparenza e senza che si sappia in nome di quali interessi viene realmente governata quest’Isola, possiamo abolire la massima istituzione della Sardegna per manifesta inutilità". È la provocazione del capogruppo consiliare dei Riformatori, Attilio Dedoni, dopo il via libera della Provincia di Nuoro ai lavori per il ‘revamping’ del termovalorizzatore di Macomer, "in barba – ha aggiunto – a quanto stabilito dal Consiglio regionale con l’ordine del giorno approvato il mese scorso".
L’autorizzazione sarebbe dovuta essere rilasciata dalla Giunta regionale solo dopo aver avviato il monitoraggio sulle condizioni di salute della popolazione del Marghine e dopo aver approvato il nuovo Piano regionale per la gestione dei rifiuti e una legge di riforma del sistema.
“Invece – ha evidenziato Dedoni – niente di tutto questo è stato fatto dall’Esecutivo, salvo adottare delle linee guida per la revisione del Piano che vengono custodite nella massima segretezza, neanche si trattasse di una questione di sicurezza nazionale. L’iter autorizzativo per l’ampliamento di Tossilo ha assunto un tale carattere di ineluttabilità da far pensare che sia stato deciso da un potere superiore anche rispetto alla Giunta regionale, un potere senza nome che può permettersi di imporre il potenziamento di inceneritori che marciano a un terzo del loro potenziale mentre la quantità di rifiuti prodotti in Sardegna continua a diminuire e si vanificano gli sforzi fatti dai Comuni nella raccolta differenziata, perché i mostri mangia-spazzatura hanno bisogno di essere alimentati costantemente e così si finisce per bruciare anche ciò che non dovrebbe essere bruciato".
"Non si trovano i soldi per gli specializzandi in medicina o per firmare la convenzione con i Vigili del Fuoco per la campagna antincendio – ha concluso l'esponente dei Riformatori – ma per ingrandire i termovalorizzatori abbiamo decine e decine di milioni pronta cassa”. (red)
(admaioramedia.it)
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