Circa sei mesi fa ho iniziato ad andare per le strade a chiedere il voto per il centro destra e per il suo candidato sindaco, Mauro Contini.
Mi sono speso senza risparmiarmi. Ho chiesto a tutti gli amici, alle centinaia e forse migliaia di persone con cui ho discusso – al market o a cena – di sostenere il progetto della coalizione del centro destra.
L'ho fatto perché credevo che il nostro progetto fosse migliore di quello presentato dal Partito democratico e, oggi con una certezza in più, che il candidato sindaco Delunas fosse inadeguato.
Sono fra coloro che hanno seguito ogni passo della campagna elettorale del sindaco uscente Contini, dato per spacciato a poche settimane dal voto, e che hanno creduto in una rimonta raccontando delle banali, limpide verità: che Contini, come lui stesso ricordava, non era De Gasperi ma era comunque l'unico voto possibile; che Contini era un uomo che aveva visto il mondo, ne aveva conosciuto le asprezze, ed era nelle condizioni di prendere decisioni per il bene della collettività. Di contro c'era Delunas, figlio di un gruppo di potere interno al Pd, che poco o nulla aveva da dare all'amministrazione della cosa pubblica. La storia recente ci racconta che ci sbagliavamo: la realtà è molto, molto peggio. Il Pd e Delunas ci stanno regalando una delle pagine più sconcertanti e drammatiche della storia politica quartese, più cupa di ogni pessimistica previsione. E' una responsabilità tutta della sinistra, un fallimento di proporzioni tali che il Partito democratico ha sentito il dovere di chiedere pubblicamente scusa alla Città. Credo si tratti di un caso unico in Italia. E in questo circo grottesco che umilia Quartu, in questo valzer di dimissioni irrevocabili revocate, di lotte al coltello tra il sindaco e i dirigenti del suo stesso partito, di ammiccamenti per cercare maggioranze improbabili, nessuno, nemmeno uno che parlasse ai Cittadini dell'amministrazione della loro Città.
Vorrei ad esempio sapere a che punto sono i lavori della rete del gas; vorrei capire se è possibile che il cittadino di Quartu paghi meno tasse sullo smaltimento dei rifiuti; come si intendono gestire i rapporti con Abbanoa; vorrei conoscere che idea ha il mio sindaco sul futuro del litorale, del Poetto; cosa pensa di fare coi 29 piani di risanamento a Flumini; vorrei sapere se sta cercando soluzioni per risolvere definitivamente il problema delle buche; mi interessa capire se i commercianti quartesi hanno uno spazio nel progetto della città futura o se è meglio che facciano i bagagli; vorrei conoscere le risposte a queste e alle altre mille esigenze che hanno i cittadini. Vorrei sentire e leggere di questo.
Concludo da dove son partito: ero fra quelli che raccontavano alle persone che siamo alternativi al centro sinistra. Vogliamo continuare ad esserlo. Vogliamo quindi che nel più breve tempo possibile questo Sindaco torni a casa e con lui tutti quelli che ci avevano garantito con enfasi ridicola che "Quartu sarebbe ripartita" (per dove? Verso il baratro, forse). Non ci fa affatto paura il Commissario. E' una cura dolorosa ma necessaria, e niente sarà comunque peggio di questo spettacolo. Il tempo di Delunas e della follia fratricida del centro sinistra si è esaurito. E nonostante tutto sono convinto che esista ancora una chance per la nostra Città, c'è un riscatto possibile che è necessario cogliere. Alla svelta.
Antonello Picci – Quartu Sant’Elena
(admaioramedia.it)
3 Comments
CambaGigi
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