Domani, con il film “L'accabadora” di Enrico Pau, verrà aperta la prima edizione di IsReal – Festival di Cinema del Reale, organizzato a Nuoro dall'Istituto superiore regionale etnografico (Isre): da mercoledì 6 a domenica 10 aprile.
"Abbiamo lavorato molto per ideare un evento che consideriamo la punta di diamante della programmazione cinematografica dell'Isre – ha sottolineato il presidente, Bruno Murgia – Il progetto di festival che proponiamo mira a coinvolgere il pubblico del territorio in una cinque giorni di visioni che spaziano a 360° su temi d'attualità e sullo stato dell'arte. La manifestazione sarà l'occasione ideale per confrontarsi su questioni all'ordine del giorno, come i confini dell'Europa e la loro labilità, in compagnia di registi internazionali, ma anche un luogo di riflessione intorno alla produzione cinematografica in ambito sardo, entro la quale l'opera di Enrico Pau potrà fungere da importante punto di partenza".
"Sono felice di poter contare su un film straordinario come ‘L'accabadora’ per inaugurare IsReal – ha aggiunto il direttore artistico, Alessandro Stellino – Un festival che si propone di indagare in maniera libera e trasversale il campo del 'cinema del reale', la cui ricchezza risiede proprio nella commistione delle forme e dei linguaggi. Il film di Pau rappresenta al meglio il tentativo di trascendere una tradizione e un immaginario, rinnovando entrambi alla luce di un pensiero artistico personale e coraggioso. L'intero festival poggia su questa concezione, lasciando ampio spazio all'arte documentaria ma senza negarsi aperture al cinema di finzione, laddove esse possano offrire lo spunto per un dialogo creativo e proficuo intorno alla rappresentazione cinematografica della contemporaneità".
Il film, scritto da Pau con Antonia Iaccarino, verrà proiettato in anteprima assoluta nell'Auditorium Giovanni Lilliu (ha già registrato il tutto esaurito e le prenotazioni sono chiuse), ha per protagonisti Donatella Finocchiaro, Barry Ward, Carolina Crescentini, Sara Serraiocco e Anita Kravos ed è ambientato nei primi anni '40 a Cagliari, sotto i bombardamenti delle truppe alleate: "Ogni film nasce da una necessità profonda, ‘L'accabadora’ ha origine dal mio desiderio di confrontarmi con il passato della nostra terra – ha spiegato il regista cagliaritano – Ho voluto tornare indietro a quei giorni drammatici, per dare forma ai racconti di mia madre bambina sotto le bombe. La guerra e le sue distruzioni costrinsero molti a lasciare la città, con le sue comodità, i suoi caffè, i suoi cinema, i suoi teatri, per cercare riparo nella campagna. Decine di migliaia di cagliaritani sfollarono, ma qualcuno rimase a tenerla in vita, e a loro è dedicato il film". (red)
(admaioramedia.it)
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