Nonostante l’allerta meteo non sia ancora terminato (vale fino alle 24 di oggi), la tregua che la pioggia ha concesso e’ l’occasione per un primo bilancio e per cominciare a parlare di soluzioni.
Il nubifragio ha colpito alcune zone utilizzate da agricoltori e pastori (tuttora nella zona di Castiadas un giovane servo pastore risulta disperso), percio’ interi greggi di pecore sono isolati per l’esondazione dei fiumi, si teme per la loro sopravvivenza, e le campagne sono state allagate, danneggiando le coltivazioni, con i proprietari impossibilitati a raggiungere le proprie aziende per accudire campi ed animali.
“La situazione è in evoluzione ed è in atto un monitoraggio capillare del territorio – ha evidenziato Coldiretti – La nuova ondata di maltempo colpisce la Sardegna dopo un mese di agosto da incubo che è stato il più piovoso da quanto si rilevano i dati (1922) con diverse ‘bombe d’acqua’ che hanno interessato soprattutto il centro sud Sardegna ed in particolare le coste, prima della tregua di settembre. A preoccupare sono gli effetti sulle coltivazioni agricole nelle campagne dove è in pieno svolgimento la vendemmia e si iniziano a raccogliere le olive”.
Per la grave situazione determinata in Sardegna dal maltempo sono arrivate parole di solidarieta’ dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini (“Vicino agli amici sardi, siamo in contatto costante con questure, vigili del fuoco e volontari, sarò presto da voi”) e la richiesta del presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, della dichiarazione dello stato di calamita’ naturale: “La Sardegna sta vivendo una situazione molto drammatica: esondazioni, allagamenti, un ponte crollato e una donna rimasta vittima nel tentativo di mettersi in salvo con la famiglia. Chiediamo il tempestivo intervento delle Forze Armate e l’attivazione dello stato di calamità naturale: la Sardegna ha bisogno di aiuto e noi abbiamo il dovere di agire. Una preghiera per la donna e un forte incoraggiamento al popolo sardo”.
Supportata in questa richiesta dal deputato Salvatore Deidda, che nel suo intervento in aula ha trovato l’accoglimento dal presidente di turno Rosato: “E’ necessario attivare immediatamente lo stato di calamità naturale ed organizzare l’intervento dei vari reparti delle Forze Armate specializzati per queste tragiche occasioni, che in Sardegna ha determinato anche gravi problemi alla viabilita’ con il crollo e la chiusura di alcune strade”. Anche il deputato leghista e commissario regionale del partito, Eugenio Zoffili, aveva manifestato il sostegno della Lega alla richiesta dello stato di calamità naturale.
Solidarieta’ agli abitanti di Capoterra e’ arrivata dal senatore del Psdaz, Christian Solinas: “Sono vicino ai miei tanti concittadini che stanno rivivendo momenti drammatici di paura e preoccupazione, a quanti hanno subito e stanno subendo danni e disagi davvero ingenti. Sono in stretto contatto con gli apparati statali competenti per monitorare costantemente la situazione. Dovrà essere riconosciuto lo stato di emergenza perche’ le famiglie, gli agricoltori e le attività produttive danneggiate siano adeguatamente risarciti e vengano messe in sicurezza e ripristinate con procedure d’urgenza tutte le infrastrutture”.
Per Pietro Pittalis, deputato di Forza Italia, e’ necessario “un emendamento urgente da inserire all’interno del ‘Decreto Genova’ per il ripristino della viabilità della strada statale 195 e del ponte inghiottito della furia dell’acqua. E’ necessario un intervento urgente per il rifacimento delle infrastrutture di collegamento ed auspichiamo che il Governo possa modificare il testo del Decreto con l’inserimento della Sulcitana tra le opere prioritarie”. (red)
(admaioramedia.it)