Apertis Verbis

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    Giovanni Serreli

    Gentile Gianfranco Leccis,
    condivido in pieno i contenuti e le sollecitazioni nel suo articolo. E glielo dico da direttore di un piccolo presidio culturale, il MudA di Las Plassas, che opera da appena due anni (il prossimo 18 maggio festeggiamo il terzo anniversario), è a norma con i requisiti ICOM e RAS, dà lavoro stabile a tre operatori, non riceve alcun contributo regionale per il suo funzionamento, e già ospita qualche migliaio di visitatori (soprattutto in età scolare) ogni anno. Debbo però aggiungere alla chiusa del suo articolo, dati per acquisiti i meriti delle fondazioni o società e cooperative da lei citate, una amara constatazione: nonostante le nostre proposte documentate è impossibile fare sistema, fare rete fra le realtà locali a causa del fatto che molte delle realtà storiche (alcune fra quelle da lei citate) sono destinatarie di consistenti finanziamenti annui dalla RAS e quindi sono poco propense a legarsi con il territorio e le realtà circostanti per fare si che l’offerta sia migliore, più articolata e appetibile anche ad un pubblico più ampio e variegato. E le istituzioni regionali, in particolare l’Assessorato ai BBCC non fanno niente per invertire questo sistema, per promuovere la rete fra offerte turistico-culturali. Questo immobilismo è ancora più grave se si considera che esiste una legge, la buona L.R. 14/2006, che offre tutti gli strumenti per operare in questa direzione; tra gli altri obiettivi della legge, risulta inattuato l’art. 14 comma 2 lett. A che istituisce l’Osservatorio Regionale dei Musei….
    Anzi peggio: l’attuale assessore ha fatto svolgere le elezioni dei rappresentanti dei direttori (nel dicembre 2014) e, nonostante a livello burocratico sia tutto definito, non ha mai convocato i rappresentanti eletti che, senza dubbio, avrebbero offerto all’assessore una visione aggiornata e una serie di soluzioni per fare del turismo sardo (con il valore aggiunto di quello culturale) il vero motore dell’economia e dell’occupazione in Sardegna, come Lei auspica. E non stiamo certo parlando di cifre esorbitanti, soprattutto se paragonate a quanto la Regione continua a spendere nella sanità. Cordialmente
    Giovanni Serreli
    Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (ISEM)
    Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
    Direttore del MudA (Museo multimediale del Regno di Arborèa)

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